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Immigrazione, perché il governo odia le sezioni specializzate

Immigrazione, perché il governo odia le sezioni specializzateAlbania, sbarco di migranti diretti nei centri italiani – Ansa

Giustizia Come nascono e come funzionano. E perché il tentativo di sottrarre loro le convalide sui trattenimenti dei richiedenti asilo non ha alcuna razionalità giuridica

Pubblicato circa 3 ore faEdizione del 14 novembre 2024

Le sezioni specializzate in immigrazione, diventate improvvisamente il primo nemico del governo Meloni, nascono nel 2017 dal decreto Minniti-Orlando. Una norma che non aveva certo l’obiettivo di aumentare le tutele dei cittadini stranieri: al contrario si proponeva di estendere la rete dei centri di detenzione amministrativa, aumentare le espulsioni e accelerare i tempi delle procedure d’asilo.

L’impennata di sbarchi nei due anni precedenti aveva intasato i tribunali con le domande di protezione internazionale. Per questo la legge ha cancellato le impugnazioni davanti alle Corti d’appello e istituito i giudici specializzati, idonei a garantire maggiore celerità nelle decisioni. Le sezioni sono presenti in tutti i tribunali in cui ha sede l’organo giudiziario di secondo grado. La loro caratteristica principale, però, non è la velocità ma la specializzazione.

La materia – come quelle relative a impresa, lavoro, diritti della persona e altre – è particolarmente complessa e coinvolge questioni trasversali a diverse fonti del diritto. Prevede un confronto multilivello tra convenzioni internazionali, norme europee, Costituzione e leggi italiane (che sul tema cambiano costantemente). Anche la giurisprudenza, sia sovranazionale che interna, è molto fitta. Infatti i giudici, selezionati in via preferenziale per la precedente esperienza nel campo, sono vincolati a una formazione continua, svolta sia a livello Ue che insieme all’Agenzia europea per l’asilo e all’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati.

Gli esperti concordano su una valutazione positiva delle sezioni specializzate sul piano delle tempistiche e della qualità della risposta giudiziaria. La stessa Cassazione ha assegnato a un’unica sezione, la prima, la materia dell’immigrazione. «L’emendamento del governo per sottrarre ai giudici specializzati le convalide sui trattenimenti dei richiedenti asilo è una violazione pazzesca dei principi di sistematicità e organicità del sistema giustizia», afferma Nazzarena Zorzella, avvocata di Asgi.

La proposta normativa non ha alcuna razionalità dal punto di vista del funzionamento della macchina giudiziaria, né da quello della necessaria tutela dei diritti fondamentali. Limitare il secondo aspetto è evidentemente ciò che interessa al governo, sarà interessante vedere se almeno sul primo il Quirinale avrà qualcosa da dire.

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