Il giornalista tedesco Tilo Jung non ha dovuto spingere granché per ottenere dall’ambasciatore ucraino Andrij Melnyk una versione dettagliata del suo pensiero su Stepan Bandera, il leader nazionalista e filo nazista che eliminò con le sue milizie decine di migliaia di ebrei e di polacchi nella Seconda guerra mondiale. La scorsa settimana, quando gli ha domandato come mai tutto il mondo riconosca i crimini di Bandera fatta eccezione per l’Ucraina, Melnyk ha risposto candidamente: «Non c’è alcuna prova che gli uomini di Bandera abbiano ucciso centinaia di migliaia di ebrei. Zero prove. Si tratta di una narrazione avanzata dalla Russia...