I pm: «Santanchè vada a giudizio». Decisione attesa a fine novembre
«Daniela Santanchè deve essere processata per falso in bilancio sul caso Visibilia». Ieri, durante l’udienza preliminare, i pm milanesi Marina Gravina e Luigi Luzi hanno ribadito la loro richiesta. Durante l’udienza, a porte chiuse, la procura ha insistito sul fatto che, per quanto riguarda le irregolarità nei conti, «tutti sapevano e tutti hanno taciuto». Da qui la richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo e altre 16 persone, tra cui il suo compagno Dimitri Kunz, l’ex Canio Giovanni Mazzaro e la sorella Fiorella Garnero.
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Santanchè, nuova richiesta di processo. Meloni taceIeri mattina, inoltre, l’ex membro del consiglio d’amministrazione della Editore, Federico Celoria, ha chiesto di patteggiare mentre è stata discussa la posizione dell’ex consigliere Massimo Cipriani, non presente alla scorsa udienza per un legittimo impedimento. Le difese degli imputati hanno presentato eccezioni sulle modalità con cui è avvenuta la notifica degli avvisi di conclusione indagini preliminari, ma il giudice le ha respinte con ampie motivazioni. La decisione sul processo non arriverà prima del prossimo 26 novembre.
Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, con al centro tre società, hanno evidenziato, stando agli atti, presunti bilanci truccati per sette anni, tra il 2016 e il 2022, per nascondere «perdite» milionarie, per permettere al gruppo Visibilia di rimanere in piedi, ingannando gli investitori, e di conseguenza continuare a trarre «profitto» da aziende ancora attive. L’inchiesta è partita dalla denuncia di azionisti di minoranza e tra l’altro in sede civile ha portato al commissariamento di Visibilia Editore spa. La decisione della gup Anna Magelli non arriverà prima del 26 novembre, ultima udienza fissata, mentre nelle prossime parleranno le difese.
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