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Guerra dei droni e contro-controffensiva. Civili via da Kupiansk

Guerra dei droni e contro-controffensiva. Civili via da Kupiansk

Ucraina/Russia. L’avanzata di kiev stenta, biden chiederà al congresso altri 13 miliardi di aiuti

Pubblicato circa un anno faEdizione del 11 agosto 2023

Le autorità ucraine hanno ordinato l’evacuazione dei civili da Kupiansk, nel nord-est dell’Ucraina. Ufficialmente la causa è l’intensificazione degli attacchi missilistici russi, ma da Mosca affermano di aver «rafforzato la propria posizione» nell’area ed è plausibile che i tentativi di «contro-controffensiva» si intensificheranno. Intanto i droni continuano a occupare i cieli da un lato all’altro delle trincee e una nuova esplosione alle porte di Mosca ha allarmato i residenti che si sono riversati in strada e hanno filmato la colonna di fumo che copriva il cielo notturno della capitale russa.

SONO GIORNI DIFFICILI per le forze armate ucraine, impegnate ormai da due mesi in una controffensiva che finora non ha dato quasi nessun risultato tangibile. A Kupiansk le autorità ucraine hanno decretato l’evacuazione obbligatoria di quasi 12.000 civili da 37 città e villaggi del distretto. Si teme che a seguito del martellamento dell’artiglieria nemica degli ultimi giorni, possa seguire un tentativo di sfondare le linee ucraine e costringere così le forze di Kiev a distrarre uomini e mezzi da altri quadranti per difendersi. La viceministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar, ha dichiarato che il Cremlino ha «formato un gruppo offensivo e sta cercando di avanzare» verso Kupiansk e il suo importante snodo ferroviario.

SI TRATTEREBBE, secondo il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrskyi, di «otto reparti rinominati Storm-Z (composti da ex-detenuti liberati a patto di servire per un certo tempo nell’ Operazione militare speciale, ndr) formati proprio per spingere nell’area». Infatti i combattimenti degli ultimi giorni sono stati «intensi», e «alcune posizioni sono passate di mano in mano costantemente». L’amministrazione militare locale ha fatto sapere che ai residenti è data una scelta: rispettare l’ordine di evacuazione o firmare un documento in cui dichiarano di restare «a proprio rischio e pericolo».

La zona in questione era stata il simbolo della travolgente controffensiva ucraina dello scorso settembre e, proprio da Kupiansk, i soldati di Kiev erano riusciti a interrompere le linee di approvvigionamento russe fino a ricacciare gli occupanti oltre il confine pre-bellico. Quella vittoria servì a dimostrare che l’esercito ucraino era in grado non solo di difendere, ma anche di contrattaccare. Da allora i vertici ucraini hanno sempre sostenuto che con più armi la vittoria dei suoi reparti sul campo sarebbe stata totale.

Infatti, durante la primavera di quest’anno gli invii di armi all’Ucraina sono stati più massicci che mai. Ma questi nuovi lotti non sono riusciti a volgere la situazione sul campo a favore di Kiev, tanto da far storcere il naso ai principali alleati, Usa in testa. Anche per questo il presidente statunitense Biden ha annunciato, dopo il via libera del Congresso all’ultimo pacchetto di aiuti militari da 200 milioni di dollari che dovrebbe essere inviato la settimana prossima a Kiev, che chiederà ai rappresentanti delle camere ulteriori 13 miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina. A novembre il Congresso si era espresso a favore di una richiesta simile, ma ora c’è chi teme l’ostruzionismo dei repubblicani in vista delle elezioni presidenziali del 2024.

INTANTO MOSCA ACCUSA ancora Kiev di «terrorismo», in seguito alla notizia di 2 droni diretti verso il centro del potere russo e abbattuti nella regione di Kaluga, a sud-ovest di Mosca, e a Domodedovo, cittadina che si trova proprio alle porte della capitale, nei pressi di un’importante autostrada. Anche l’Ucraina accusa la controparte di aver tentato un attacco con oltre 10 droni, ma si hanno notizie di danni significativi.

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