Internazionale

Ucraina, l’audace scommessa per la fine della guerra

Donald Trump Jr - foto ApDonald Trump Jr – Ap

LE PROSPETTIVE DOPO IL VOTO USA «Di fronte alla scelta tra la prosecuzione del supporto di sussistenza o un presidente ‘scheggia impazzita’ che potrebbe stravolgere le regole e tagliare quasi del tutto gli aiuti, gli ucraini […]

Pubblicato circa un'ora faEdizione del 17 novembre 2024

«Di fronte alla scelta tra la prosecuzione del supporto di sussistenza o un presidente ‘scheggia impazzita’ che potrebbe stravolgere le regole e tagliare quasi del tutto gli aiuti, gli ucraini sono pronti a scommettere». Lo ha scritto a inizio settimana L’Economist. E le dichiarazioni piene di entusiasmo degli ultimi giorni di Zelensky per Donald Trump sembrano confermare tale indiscrezione.

LA NUOVA amministrazione che si insedierà a gennaio a Washington ha più volte dichiarato che non ha alcuna intenzione di continuare a sostenere Kiev con miliardi di dollari di forniture militari e assistenza finanziaria costante. Il che, a una prima analisi, significherebbe per l’Ucraina la perdita del principale alleato militare e strategico.

Ma non è scontato, come invece sostengono molti entusiasti del tycoon, che la Casa bianca opterà per un voltafaccia istantaneo. Sebbene il figlio maggiore di Trump, Donald Jr., ha scritto pochi giorni fa che Zelensky «presto non riceverà più la sua paghetta», Steve Bannon (il deus ex machina della campagna elettorale dell’imprenditore, nonché fondatore del movimento Maga) ha dichiarato al Corriere della Sera che «se l’Europa tiene tanto all’Ucraina inizi a pagare, noi abbiamo già fatto troppo» e Jd Vance, il vice di Trump, vuole «finirla in fretta con l’Ucraina per concentrarsi sulla Cina», all’interno del partito repubblicano convivono anime diverse.

Il mio punto di vista personale è che per il presidente ucraino mancano poco più di 30 giorni alla perdita della paghetta Donald Trump Jr.

In un lungo articolo di pochi giorni fa il New York Times sostiene che «all’interno dei circoli repubblicani si registrano forti disaccordi su una serie di questioni. Molti repubblicani al Congresso sono più allineati con il progetto dell’amministrazione Biden di finanziare la Nato e gli sforzi occidentali per sostenere Kiev».

TUTTAVIA, le nomine fin qui rese pubbliche lasciano supporre che Trump si circonderà di figure in una certa misura esterne al gotha del partito dell’elefante. Questa strategia potrebbe portare anche i più intransigenti a piegarsi alla linea del prossimo presidente per mantenere il posto ed evitare di fare la fine di Mike Pompeo, che fu segretario di Stato proprio sotto la prima presidenza di the Donald e ora è stato messo ai margini del sistema politico a stelle e strisce.
Al momento il piano «per terminare la guerra in Ucraina in 24 ore» sembra quello di Vance, il vice di Trump: «Congelamento del conflitto sulle linee attuali del fronte e l’Ucraina in una condizione di neutralità, senza evidenti garanzie di sicurezza o limitazioni per Putin». La peggiore delle conclusioni per Kiev.

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