Si era dato da fare con largo anticipo il Tribunale supremo elettorale (ben prima dell’arrivo degli osservatori internazionali) per riservare arbitrariamente alle sole destre la contesa di questo primo turno di elezioni presidenziali (oltre che parlamentari e municipali) in Guatemala, inibendo con pretesti vari la partecipazione di tre candidati della sinistra (o comunque democratici). A cominciare dalla indigena maya Thelma Cabeza del Movimiento para la Liberación de los Pueblos, in un paese dove almeno la metà della popolazione è originaria. E invece al ballottaggio del 20 agosto prossimo a sfidare Sandra Torres (della conservatrice Unidad Nacional de la Esperanza, che...