Greenpeace porta la giustizia al club dei potenti della terra
La protesta di Greenpeace a Davos con la statua della giustizia
Internazionale

Greenpeace porta la giustizia al club dei potenti della terra

La Statua che Protesta Blitz al vertice svizzero. Presentato un rapporto che denuncia le connivenze tra governi e multinazionali: gli Stati devono promuovere azioni coordinate che vietino alle imprese di svolgere all’estero attività che nel loro paese sono vietate violando diritti umani ed ambientali
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 27 gennaio 2018
Già riuscire ad arrivare a Davos è stata un’impresa. Un piccolo drappello di attivisti di Greenpeace c’è riusciuto nonostante neve e controlli ed ha portato in dono al World economic forum che ogni anno trasforma la cittadina svizzera nel centro del mondo globale una miniatura di una statua della giustizia. Il simbolo dell’equità è stato usato a pretesto per testimoniare la sua totale assenza sul nostro disastrato globo. Messo sulle bilance della dea Dike è il peso delle multinazionali a zavorrare il mondo contemporaneo. LO SCOPO DELLA PROTESTA di Greenpeace è chiedere ai governi di interrompere gli abusi delle multinazionali...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi