Formazione politica e birra gratis, è qui la festa
La convention dem a Chicago Una kermesse per coinvolgere i giovani: benvenuti al «Dempalooza».
La convention dem a Chicago Una kermesse per coinvolgere i giovani: benvenuti al «Dempalooza».
La convention democratica ha aperto i battenti a Chicago in un’atmosfera che dire festosa è dir poco: quando si arriva all’entrata per passare i controlli dei servizi segreti e accedere al perimetro dove si svolge tutto, si viene accolti da un gruppo di volontari del partito che applaudono e ringraziano i partecipanti, i quali rispondono applaudendo a loro volta.
LA GIOIA per questa inaspettata svolta di entusiasmo è palpabile. La convention che doveva essere il funerale della campagna di Joe Biden si è trasformata nella festa della corsa di Kamala Harris. Per mantenere e allungare il “momentum”, I democratici non si sono risparmiati, e le iniziative non riguardano solo i fortunati possessori di un pass, visto che la convention è aperta solo alla stampa, ai volontari e ai sostenitori del partito, ma anche a chi non rientra in questi gruppi.
Il target sono soprattutto i giovani ed è specialmente per loro che è stato pensato il DemPalooza. La crasi è fra Democratici e Lollapalooza, il famoso è amatissimo festival musicale che si tiene ogni anno a Chicago, e battezza quella che è una via di mezzo fra una scuola politica tipo le Frattocchie e una sagra. DemPalooza è aperto dalle 10 alle 17 al McCormick Place, mentre le attività legate alla convention principale si tengono presso lo United Center, dalle 17.30 alle 22.
IL PROGRAMMA INCLUDE le sessioni di formazione sull’utilizzo degli strumenti organizzativi per chi vuole collaborare alla campagna elettorale, i briefing sui sondaggi, workshop su come relazionarsi agli elettori indecisi. Tra i titoli dei briefing «Coltivare una visione unificata: incorporare diversità, equità e inclusione nella politica progressista», «Investire nelle comunità: storie di successo delle infrastrutture Biden-Harris» e «Tutto quello che c’è da sapere sull’agenda 2025 del progetto Trump». Anche se The Donald ha preso le distanze dal Progetto 2025, il tema resta caldo per i democratici.
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Harris-Walz, l’entusiasmo e il bisogno di cambiareA tutto questo si affiancano stand interattivi, che offrono di tutto, dalla creazione di braccialetti dell’amicizia alla manicure ispirata a Kamala Harris. «È una festa e tutti sono invitati», ha detto al Washington Post Roger Lau, vicedirettore esecutivo del Comitato nazionale democratico.
IL DEMPALOOZA si inserisce perfettamente nella tattica che i democratici e i gruppi indipendenti che li sostengono stanno utilizzando quest’anno per reclutare volontari e coinvolgere gli elettori, specialmente giovani. «Stiamo mettendo insieme sostenitori di base e genericamente americani che vogliono essere coinvolti nel nostro processo democratico prima delle elezioni più importanti della nostra vita – ha affermato il presidente della DNC Jaime Harrison in una nota – Ogni giorno al McCormick Center, migliaia di politici democratici provenienti da tutto il Paese si riuniranno per fare rete, formare, condividere idee e attivare elettori e volontari».
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I tecno-reazionari d’assalto dietro a TrumpOMAGGI, FESTE, CONCERTI, birra gratis, distribuzione di preservativi e una serata di bingo, sono tutti mezzi per attirare nella propria orbita quella parte di giovani che non ci penserebbero mai ad andare ad una convention e questo sembra riguardare un special modo gli adolescenti maschi. «Sarà una reazione alle famiglie, saranno altri tipi di pressioni, ma sento spesso genitori liberal esasperati perché i loro figli teenager maschi simpatizzano per Trump – dice Megan Ackley, 57 anni, attivista democratica di Patterson, New Jersey – È qualcosa che va al di là del fenomeno locale. Ci sono più punti in comuni: sono ragazzini che passano ore online, con pochi contatti sociali, e che hanno un punto di intersezione con Trump. Può essere la passione per le scarpe da tennis, oppure, spesso, per il golf».
QUELLA DEL GOLF È INASPETTATA per un occhio europeo, uno sport che pare essere avvincente come una partita a bocce da pensionati, ma spunta ogni volta che si torna sull’argomento. «Al golf si associa tutto uno stile di vita, è un modello come fare le vacanze su uno yacht nella riviera francese» spiega Ackley. «Il golf è estremamente popolare per i giovani, specialmente nel Midwest – afferma David Litner, bostoniano trapiantato a Chicago – e Trump non solo gioca a golf, ma si fa fotografare spalla a spalla con i campioni di golf più famosi. E la cosa ha un tremendo appeal su questi ragazzi».
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