Internazionale

Il no vax Robert F. Kennedy alla Sanità. Gli avvocati di Trump alla Giustizia

Robert F. KennedyRobert F. Kennedy – Ap

Stati uniti Sauer e Blanche saranno i vice di Matt Gaetz. Doug Burgum, governatore del North Dakota, sarà il segretario degli Interni

Pubblicato circa un'ora faEdizione del 16 novembre 2024

I giornali mainstream statunitensi lo definiscono «scettico nei confronti dei vaccini», e le sue convinzioni «non ortodosse». In realtà, ciò che ha reso famoso Robert Fitzgerald Kennedy Jr. – oltre alla parentela illustre – è in particolare la sua battaglia contro i vaccini, pienamente no vax, non semplicemente scettica, soprattutto durante la pandemia di Covid-19. A questo “sane washing” si oppone il medico Benjamin Mazer con un intervento sul pur moderato The Atlantic, chiamando Kennedy un crank – uno svitato. È lui la nomina di Donald Trump al ministero della Salute, un’altra investitura ampiamente annunciata da quando Kennedy ha rinunciato alla sua corsa da indipendente per dare il suo endorsement al futuro presidente degli Stati uniti, e un altro attacco alle fondamenta dello stato federale in linea con i dettami del Project 2025.

DAL MINISTERO della Salute dipendono, oltre a 80.000 lavoratori complessivi, agenzie fondamentali come la Food and Drug Administration, il Cdc (centro per il controllo delle malattie infettive), il National Institutes of Health incaricato della ricerca biomedica – tutte istituzioni a cui Kennedy ha promesso vendetta. In un suo libro (The Real Anthony Fauci: Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health), mette in dubbio la correlazione tra Hiv e Aids, individua il 5g come una tecnologia per controllare il comportamento umano e sostiene che il Covid-19 è un virus creato a tavolino come «etnicamente mirato» per risparmiare i cinesi e gli ebrei ashkenaziti.

Dal suo ministero dipenderanno decisioni fondamentali per milioni di americani, come la scelta di quali medicine sovvenzionare attraverso i programmi assicurativi Medicare e Medicaid. «Grazie Donald Trump – ha scritto Kennedy su X – per la tua leadership e il tuo coraggio. Mi impegnerò a realizzare la tua visione per rendere l’America di nuovo sana (Make America Healthy Again). Abbiamo un’opportunità generazionale di mettere insieme le menti più brillanti di scienza, medicina, industria e governo per porre fine all’epidemia di malattie croniche». Dopo la sua nomin è riemerso dalle nebbie anche Mike Pence, ma solo per attaccare le sue posizioni sull’aborto: «Un improvviso allontanamento dal curriculum pro- life della nostra precedente amministrazione». Kennedy si è detto infatti favorevole all’Ivg fino a un momento non specificato della gestazione.

NEL SUO CASO, come per le altre nomine più estreme di Trump – Hegseth, Gabbard, Gaetz – non è ancora garantito che il Senato approvi la nomina, anche se pure i repubblicani più moderati sembrano ormai completamente piegati davanti al volere del futuro presidente. Non a caso lo Speaker della Camera Mike Johnson ieri ha preso nettamente posizione contro la pubblicazione dei risultati dell’inchiesta della Commissione etica su Matt Gaetz (che Trump vuole come procuratore generale), indagato per sfruttamento della prostituzione minorile e finanziamenti illeciti. Il suo vice sarà Todd Blanche, che ha difeso Trump nel processo a Manhattan per falsificazione dei libri contabili. John Sauer sarà invece il solicitor general, l’avvocato che dibatte i casi federali per conto del governo alla Corte suprema: davanti ai nove giudici Sauer aveva perorato il caso sull’immunità di Trump. In modo analogo, il portavoce della sua campagna elettorale, Steven Cheung, sarà il capo della comunicazione alla Casa bianca.

NEL FRATTEMPO il futuro presidente ha nominato anche il suo segretario degli Interni durante un evento a Mar-a-Lago: è Doug Burgum, governatore repubblicano del North Dakota e per un breve lasso di tempo rivale del presidente eletto nelle primarie repubblicane. Dopo averle lasciate non aveva immediatamente dato l’endorsement a Trump, e alla Cnn aveva detto che non avrebbe accettato un ruolo nel suo gabinetto. Dal suo ministero dipende il controllo delle risorse naturali e delle terre di proprietà pubblica, oltre che il bureau degli Indian Affairs, l’agenzia incaricata delle politiche relative ai nativi americani e alle loro riserve.

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