E ora? Come si arriva alla prossima Commissione Ue? Ecco una guida ragionata con prossime tappe e protagonisti:

PARLAMENTO – A risultati assestati, comincerà la formazione dei gruppi parlamentari, che dovrebbe avvenire tra il 18 giugno e il 4 luglio. Il 16 luglio l’Eurocamera viene convocata a Strasburgo per eleggere il/la presidente, 14 vice e altre cariche. Inizierà così la decima legislatura.

CONSIGLIO – Come da Trattati, tocca al Consiglio dei capi di Stato e governo dei 27, «tenuto conto delle elezioni», proporre il nome per la guida dell’esecutivo. I leader si incontreranno a Bruxelles nel vertice del 17 giugno e poi nel Consiglio europeo del 27 e 28 giugno: da queste date potrebbe uscire l’indicazione per la carica principale ed è plausibile venga raggiunto un accordo anche sugli altri top jobs.

La redazione consiglia:
L’argine saltato

PARLAMENTO – Torna in scena l’Eurocamera, che sempre secondo i Trattati è chiamata a eleggere il vertice della Commissione, dicendo sì o meno alla proposta del Consiglio. Serve la maggioranza assoluta (361 su 720 eletti) e dunque una coalizione parlamentare. Al momento non è stato deciso se il voto si svolgerà a luglio, o a settembre. Se c’è l’ok, l’Eurocamera esamina poi ognuno dei componenti della nuova Commissione (proposti dai singoli paesi), con possibilità di approvarli o meno. Questo dovrebbe avvenire tra settembre e novembre.

COMMISSIONE – Al termine del processo, la nuova Commissione al completo si deve ripresentare davanti all’Aula di Strasburgo. Il voto finale entro l’anno, anche se al momento è impossibile dire quando.