E avanti, inizia l’ufficiosa campagna elettorale. Lunedì, ricevuto l’assenso reale dalla legge dei deputati “ribelli” (passerà oggi ai Lords senza ostruzionismo) che doveva rallentare l’avvitamento verso l’uscita senza accordo il prossimo 31 ottobre, Boris Johnson riproverà dove aveva fallito già mercoledì sera, cioè a indire nuove elezioni il prossimo 15 ottobre. Sulle elezioni anticipate, ormai, non ci piove, ma quando? Prima o dopo il 31 ottobre ? È il nuovo dilemma, dove l’opposizione gioca a ritardare il più possibile i tempi. Non le vuole ora, Jeremy Corbyn, per via della perdurante presenza nell’arco di Johnson di un’ultima freccia: la possibilità...