«I servizi segreti hanno convocato Khaled El-Balshy e gli hanno fatto capire che il solo modo per far partire il convoglio e farlo arrivare a Rafah è che l’iniziativa venga organizzata sotto la sponsorhip di Abdel Fattah al-Sisi. E che il convoglio si metta in marcia portando con sé i poster con la faccia del presidente». È IL RESOCONTO che ieri ci è giunto da un giornalista egiziano, che chiede l’anonimato, e che dà conto dei motivi dietro il «congelamento» del Global Conscience Convoy, l’iniziativa lanciata dal Sindacato dei giornalisti egiziani (e dal suo nuovo leader, El-Balshy) e da realtà...