Ford e il sindacato Uaw (United automobile workers) hanno trovato «un accordo di principio» per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti del gruppo automobilistico negli Stati Uniti dopo 41 giorni di sciopero. L’intesa è stata definita «storica» dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. «Mi congratulo con la Uaw e la Ford per essere venuti a patti dopo un negoziato duro e in buona fede, e per aver raggiunto un accordo di principio storico», ha detto Biden in un comunicato della Casa Bianca.

L’accordo prevede un aumento del 25% dello stipendio base e delle indennità per far fronte all’aumento del costo della vita, ha affermato la Uaw. L’intesa deve ancora essere ratificata dai lavoratori in una votazione che avrà luogo nelle prossime settimane. Ford si è detta «soddisfatta» di questo risultato. «Abbiamo realizzato cose che nessuno pensava possibili – ha affermato Shawn Fain, presidente del sindacato Uaw – . Dall’inizio dello sciopero, Ford ha messo sul tavolo il 50% in piu’ rispetto a quando siamo usciti. Questo accordo ci pone su una nuova strada per risanare la situazione in Ford, tra i “Big Three” (soprannome dato ai tre produttori storici di Detroit: Ford, General Motors e Chrylser, ndr), e nell’intera industria automobilistica», ha aggiunto Fain. «Troveremo un accordo con la Uaw negli Usa, ma i costi non potranno essere trasferiti ai clienti. Il rischio è di frenare lo sviluppo delle auto elettriche», ha annunciato ieri il Ceo di Stellantis Carlos Tavares (proprietaria di Chrysler) durante una call con la stampa.

Soddisfazione per l’accordo arriva anche dalla Fiom, che la scorsa settimana, con una delegazione guidata dal segretario generale Michele De Palma, ha partecipato a vari picchetti di Uaw. «Congratulazioni al presidente Shawn Fain e a tutta la famiglia Uaw per l’ipotesi di accordo siglata con Ford. È un accordo storico che arriva dopo 40 giorni di scioperi. Questa mobilitazione, partita da tre stabilimenti alla mezzanotte del 15 settembre, è diventata un movimento nazionale e un punto di riferimento per il sindacato a livello internazionale. Oltre al consistente aumento salariale, che sarà ulteriormente incrementato sulla base dell’inflazione, hanno ottenuti importanti risultati in tema di lotta alla precarietà e al doppio regime contrattuale ed è stato conquistato il diritto di sciopero per contrastare chiusure di impianti», commenta il segretario nazionale Samuele Lodi.