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Fassina, da oggi la corsa è ufficiale

Fassina, da oggi la corsa è ufficiale

Comunali Il governatore Zingaretti presenta i risultati del Lazio (di centrosinistra) per la città

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 aprile 2016

«Mando un enorme in bocca al lupo a Roberto Giachetti e Stefano Fassina. Mi raccomando mettetecela tutta». Auguri molto particolari quelli di ieri mattina, da parte del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (Pd) e del suo vice Massimiliano Smeriglio (Sel, Sinistra italiana). I due hanno presentato i risultati del lavoro della «Regione per Roma», dalle azioni «per far ripartire la città» – come gli 1,6 miliardi di euro versati in tre anni – a quelle «per la città della conoscenza», per la qualità urbana, la mobilità, la cura del territorio e del verde, la salute, il sociale, il lavoro e la cultura. «Sappia il nuovo sindaco che la Regione si mette a disposizione di una fase di grande riforma di poteri alla Capitale che però deve avere tra i tanti solo un limite: di non essere contro nessuno», ha spiegato il governatore. «Tutti conosciamo i problemi di Roma e nessuno li vuole nascondere o negare. Siamo contenti di essere tra coloro che hanno dato una mano. Non vorremmo che nella narrazione degli enormi problemi si ometta che si può cambiare», ha concluso. Il sottotesto è che dopo il ’buon governo’ della coalizione la conflittualità che si prospetta per il futuro, con la rottura fra Pd e sinistra, può solo complicare le cose.
Dunque Giachetti, che sta conducendo l’ultimo tentativo per tenere con il Pd anche la sinistra, applaude all’iniziativa e ai risultati. Più agro il commento di Stefano Fassina. «A Roma non ci sono le condizioni per un rapporto con il Pd. Non è un capriccio, è un dato politico confermato anche da quello che pensa il nostro popolo che ha infatti rotto con il Pd, a livello nazionale, anche per quello che il Pd ha fatto a Roma». Insomma, la fase è cambiata, scordiamoci il passato. Spiega Paolo Cento: «Dalla Regione Lazio è arrivato un contributo importante sulle cose utili alla città, e una valorizzazione politica dell’esperienza di governo. Rimango stupefatto dall’irresponsabilità politica di Roberto Giachetti che al dialogo a sinistra preferisce forse il Patto del Nazareno in salsa romana in caso improbabile che arrivi al ballottaggio», attacca Cento.
È così? La questione delle alleanze è chiusa? Ufficialmente sì. Anche se Giachetti spera ancora di trovare interlocutori a sinistra. E Fassina non esclude che potrebbe trovarne: «Ciascuno farà le proprie scelte». Smeriglio, osservato numero uno perché fra i capofila dell’area pro-coalizione all’interno di Sinistra italiana, ammette la chiusura di una fase, per ora: «A Roma abbiamo subito una battuta d’arresto. Il centrosinistra, a Roma non ce l’ha fatta. È stato sconfitto dalle proprie incapacità», spiega a margine dell’iniziativa. Nel Lazio ci sono tantissime realtà di centrosinistra e soprattutto c’è un’esperienza, quella della Regione Lazio, che mette in secondo piano i personalismi e lavora in squadra inseguendo valori e obiettivi condivisi».
Ma a sinistra ancora non c’è pace. Dopo il balletto dell’ex sindaco Marino, che ha deciso di non candidarsi, Fassina oggi ufficializza la sua candidatura con 100 banchetti in tutta le città (informazioni su stefanofassina.it). Ma non tutta l’area ’civica’ intende sostenerlo. È delle ultime ore l’ipotesi di una corsa da sindaca da parte di Ilaria Cucchi, combattiva sorella di Stefano, il giovane morto nel 2009 dopo essere stato fermato per possesso di sostanze.

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