La visita potrebbe avere luogo già lunedì o martedì prossimi: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky volerà in Israele per incontrare il primo ministro Benyamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. Lo rivela il canale tv israeliano Channel 12, secondo il quale «i preparativi per la visita sarebbero già in una fase avanzata». Il viaggio di Zelensky «manderebbe un messaggio importante», ha sostenuto il ministro dell’Educazione di Tel Aviv Yoav Kisch. E anche il canale televisivo commenta che l’arrivo del presidente ucraino a Tel Aviv «indicherebbe una sorta di fronte unificato di Israele, Ucraina, Europa e Stati uniti contro l’asse Russia-Iran».

In verità però Zelensky si era già offerto da tempo di visitare il Paese, ma mentre altri leader – da Joe Biden alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – sono stati subito accolti da Tel Aviv, ci sono stati dei temporeggiamenti riguardo al presidente dell’Ucraina. Titubanze che hanno a che fare con i rapporti non sempre distesi fra Israele e Kiev dal 24 febbraio 2022, quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Il governo israeliano non ha infatti offerto a Kiev il suo sostegno incondizionato, specialmente in campo di forniture militari, per non incrinare i rapporti con Mosca che ha un ruolo fondamentale nel controllo dei cieli della Siria, dai quali le forze di difesa israeliane hanno la possibilità di attaccare le postazioni iraniane nel Paese mediorientale.
All’epoca dell’ingresso dei carri armati di Mosca in Ucraina il primo ministro in Israele era Yair Lapid. Dopo le ennesime elezioni nel Paese vinte da Netanyahu Zelensky in uno dei suoi discorsi serali alla nazione si era congratulato con il “nuovo” primo ministro e, senza riferirsi esplicitamente al “nemico comune” iraniano aveva affermato: «Sono convinto che possiamo rafforzare significativamente i nostri stati, specialmente perché le minacce contro di noi sono collegate».