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Zelensky al Consiglio di sicurezza «Togliere il diritto di veto a Mosca»

Zelensky al Consiglio di sicurezza «Togliere il diritto di veto a Mosca»Volodymyr Zelensky – Ap

Assemblea generale Onu Palazzo di vetro fragile, sì alla riforma di Guterres

Pubblicato circa un anno faEdizione del 21 settembre 2023

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, intervenendo al Consiglio di Sicurezza, ha affermato che per mettere fine alla guerra la Russia dovrebbe perdere il suo potere di veto, in quanto ogni tentativo di fermare il conflitto «incontra il veto dell’aggressore».

Zelensky ha anche appoggiato la richiesta di profonde riforme interne all’Onu avanzata dal Segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres, riferendosi in particolare a quella riguardante l’ampliamento dei membri del Consiglio di Sicurezza, ipotesi appoggiata anche dal presidente Usa Joe Biden.

IL PRESIDENTE DELL’UCRAINA ha affermato che è «ingiusto» che miliardi di persone in tutto il mondo non abbiano un rappresentante permanente nel Consiglio di sicurezza, mentre la Russia lo ha. Zelensky ha anche invitato i governi a sostenere il piano di pace in 10 punti dell’Ucraina, che include la richiesta di un ritiro completo dell’esercito russo e che la Russia ha già rifiutato.

Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha suggerito che, per fare finire la guerra, gli Stati Uniti potrebbero «ordinare» a Kiev di negoziare. Biden non potrebbe essere più distante da un’opzione di questo tipo e lo ha ribadito nel suo intervento tenuto al Palazzo di Vetro il giorno precedente.
Questa Assemblea Generale ha continuato a mettere in luce le instabilità che il mondo attraversa. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi con una copia del Corano in mano, ha assicurato che il suo paese non rinuncerà mai al diritto «di avere l’energia nucleare per scopi pacifici». Raisi ha quindi invitato gli Usa a mostrare «buona volontà» e a revocare le sanzioni.

PER TUTTA RISPOSTA Biden si è incontrato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, per la prima volta da quando il leader israeliano è tornato in carica, quasi 9 mesi fa. Il fatto che l’incontro abbia avuto luogo a margine dell’Assemblea Generale e non alla Casa Bianca, come Netanyahu avrebbe voluto, sottolinea le relazioni tese tra Washington e uno dei suoi alleati più stretti, per via del la controversa revisione giudiziaria di Netanyahu, per le misure militari adottate nella Cisgiordania occupata e per quello che il presidente Usa ha definito il governo israeliano «più estremo» che abbia visto in 50 anni. Durante l’incontro Biden ha anche spinto per «la normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita», ipotesi cara a Trump a cui Netanyahu aveva già aperto in precedenza. «Penso che sotto la sua guida, signor Presidente, possiamo forgiare una pace storica tra Israele e Arabia Saudita – ha detto il leader israeliano – (…) e promuovere una vera pace tra Israele e palestinesi».

DURANTE L’ASSEMBLEA Generale il telefonini sono stati trasformati in nuovi strumenti “diplomatici” per ignorare gli oppositori. Ieri l’ambasciatore russo si è concentrato sul suo mentre parlava Zelenskyj e l’ambasciatore ucraino ha fatto lo stesso mentre parlava il ministro degli esteri russo. Il giorno prima lo l’inviato russo lo aveva fatto durante il discorso di Zelensky e nella stessa circostanza il ministro degli Esteri iraniano era stato ripreso mentre guardava una partita di calcio sul telefono.

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