Faceva quasi tenerezza il tweet con cui la premier italiana Giorgia Meloni prendeva atlanticamente posizione parecchie ore dopo l’invasione golpista di Brasilia. Senza esprimere solidarietà diretta a Lula, ma limitandosi a un generico, educatissimo riferimento alla difesa delle istituzioni democratiche che lo stesso Bolsonaro non avrebbe avuto difficoltà a sottoscrivere. All’agenda Draghi si aderisce anche così, con il minimo sforzo, senza rinnegare nulla o quasi. E senza scaricare, nel momento di suo massimo bisogno, il lider maximo della trinità Dio-patria-e-famiglia, della parola nazione elevata a tic nervoso, del liberismo a mano armata che fino a ieri istruiva tanto quanto Trump,...