Via senzatetto e bancarelle. Nuova metro, ma ci vuole l’accredito
Spirito olimpico Il repulisti in atto per rendere "presentabile" la città sorvegliata da 13 mila uomini
Spirito olimpico Il repulisti in atto per rendere "presentabile" la città sorvegliata da 13 mila uomini
L’alba della «segunda feira» si porta via tanti dei senza dimora che dormono per strada nel quartiere di Copacabana. Erano tantissimi fino a qualche giorno fa e ora si contano sulle dita di una mano. Un operazione simile era stata fatta in diverse città del Brasile pochi giorni prima del calcio d’inizio della Coppa del Mondo. I senzatetto vengono portati in dei centri organizzati alla bene e meglio dove la vita è impossibile.
Per “ripulire” il lungomare più famoso del mondo, la polizia municipale ha anche sequestrato la merce agli artigiani che, da tempo immemore, lavorano qui. Denunciati, sequestrato tutto ciò che stavano esponendo. Chi non fa parte del “carrozzone” dei Giochi non può pensare di poter vendere per strada. Peccato che i turisti, sia quelli interni che quelli stranieri amano il colore che portano questi venditori. I quali così mantengono le famiglie nelle comunità da dove provengono.
Intanto in città si inaugura la nuova linea della metro che da Copacabana porta alla Barra do Tijuca in 13 minuti. Sarebbe una rivoluzione, se non fosse che la possono prendere solo gli accreditati ai Giochi. Infatti ieri era deserta. E non è chiaro come sarà gestita poi. Il problema della mobilità in Brasile è importante perché incide molto sull’economia delle persone.
Il traffico stradale è impazzito e da venerdì i lungomare di Copacabana e Ipanema saranno chiusi fino al termine della kermesse.
Nelle strade sono presenti circa 13 mila uomini tra polizia e militari.
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