Economia

Via libera alla fusione Fca-Psa: ecco Stellantis

Via libera alla fusione Fca-Psa: ecco StellantisJohn Elkann, presidente di Fca e di Exor

Antitrust Ue La commissione impone interventi per tutelare il mercato dei veicoli commerciali. Il nuovo gruppo sarà sempre meno italiano

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 22 dicembre 2020

Ora che anche l’antitrust europeo ha detto sì, la fusione fra Psa e Fca è certa con la creazione del nuovo gruppo dal nome Stellantis. In cui la quota italiana sarà ancora più diluita, facendo felice solo la famiglia Agnelli che potrà godersi il megadividendo.
Il via libera della Commissione europea arriva al termine di un’indagine approfondita sulla fusione che darà vita al quarto gruppo automobilistico mondiale. Durante l’indagine, la Commissione ha raccolto informazioni e pareri da concorrenti e clienti dei due gruppi. Sulla base degli elementi raccolti, l’esecutivo Ue riteneva che la fusione avrebbe messo a rischio la concorrenza nel settore dei furgoni e furgoncini (small light commercial vehicles) in nove paesi (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo e Slovacchia), nei quali i due gruppi hanno quote di mercato combinate elevate e sono concorrenti particolarmente stretti.
In Italia i due gruppi hanno da decenni una joint venture chiamata Sevel con stabilmento ad Atessa (Chieti), dove si produce il Ducato. Mentre in Francia la produzione è a Vallenciennes.
La fusione, pertanto, avrebbe ostacolato la concorrenza in questi paesi, alzando i prezzi per la clientela. Per venire incontro alle preoccupazioni della Commissione, Fca e Psa hanno proposto una serie di rimedi, che mirano a consentire ad altri gruppi l’ingresso e l’espansione nel mercato dei piccoli veicoli commerciali.
Verrà esteso l’accordo di cooperazione attualmente in vigore tra Psa e Toyota, in base ala quale Peugeot produce i veicoli venduti con il marchio Toyota, principalmente nell’Unione europea. Verrà aumentata la capacità produttiva per Toyota e verranno ridotti i prezzi di trasferimento per i veicoli e i pezzi di ricambio o accessori relativi. La combinazione di questi impegni permetterà di mantenere una concorrenza effettiva nel mercato dopo la fusione e, pertanto, rimedia «pienamente» a tutte le preoccupazioni della Commissione per gli effetti sulla concorrenza. «Negli altri mercati in cui sono attualmente attive le due case automobilistiche, la concorrenza rimarrà vivace dopo la fusione», ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.
Fca e Psa hanno accolto «con grande favore» l’autorizzazione della Commissione Europea la fusione e alla creazione di Stellantis. E, in una nota, ricordano che il 4 gennaio 2021 gli azionisti di entrambe le società si incontreranno separatamente e saranno invitati ad approvare la transazione. La chiusura della fusione dovrebbe avvenire entro la fine del primo trimestre del 2021.
È già arrivato l’ok al prospetto informativo relativo alla quotazione di Stellantis. Primo azionista sarà Exor con il 14,4%, seguito dalla famiglia Peugeot che avrà il 7,2% attraverso Epf e Ffp. Alle loro spalle lo Stato francese che deterrà il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%.
La nuova società, che ha già un logo, avrà la sede in Olanda e consentirà sinergie pari a 5 miliardi di euro all’anno. Le azioni saranno quotate a Milano, a Parigi e a New York.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento