Dice bene Stefano Feltri quando nota sul suo quotidiano Domani: se la misura del successo è la crisi dell’economia russa, allora le sanzioni stanno funzionando. I segnali in effetti non mancano. C’è prima di tutto il deficit del 2 per cento nel bilancio federale del 2022. C’è l’inflazione oltre il 15 per cento con i tassi di interesse all’8 per cento. C’è la crisi di comparti industriali importanti come quello dell’auto, passato dall’inizio della guerra da centomila a ventisettemila modelli prodotti ogni mese. C’è, infine, un documento del governo russo pubblicato martedì dal network internazionale Bloomberg con previsioni severe per...