Europa

«Veni, vidi, Vichy» sugli schermi del primo canale francese

La copertina del manifesto mostrata durante Quotidien, una delle trasmissioni più popolari di TF1La copertina del manifesto mostrata durante Quotidien, una delle trasmissioni più popolari di TF1

Francia La nostra copertina del 2 luglio ha catturato l'attenzione dei media. Lo storico Laurent Joly commenta in diretta tv: «Peccato che nessun giornale francese abbia fatto un titolo così»

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 4 luglio 2024

«E adesso, guardiamo la prima pagina du quotidien italien il manifestò». Una cosa che difficilmente succederebbe sugli schermi italiani: una nostra prima pagina diffusa in prime-time nel corso di uno dei talk-show più seguiti del paese. È successo mercoledì sera durante Quotidien, una delle trasmissioni più popolari di TF1, il primo canale francese, che ha scelto la nostra «prima» del 2 luglio («Veni, vidi, Vichy») per illustrare la crisi politica del paese.

Invitato a commentare il nostro titolo, lo storico Laurent Joly, specialista del regime di Vichy, ha inizialmente sorriso – amaramente – prima di dire: «Peccato che nessun giornale francese abbia fatto un titolo così». Il nostro savoir faire, d’altronde, non si può esportare così facilmente.

Secondo Joly, il parallelo tra l’estrema destra lepenista e Vichy è assolutamente giustificato, come ha detto su TF1, prendendo a esempio le restrizioni che Jordan Bardella & Co. vorrebbero imporre ai francesi binazionali. Una misura che ricorda «la primissima legge varata da Vichy: il divieto d’accesso ai gabinetti ministeriali a chi non fosse francese figlio di francesi. Una discriminazione che ha portato ad altre discriminazioni, ben più gravi».

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