Per l’intera loro vita alcuni scrittori ruotano ossessivamente intorno a un unico tema, come falene attratte irresistibilmente da una luce. Il leitmotiv pressoché esclusivo di Vasilij Grossman, fonte di illuminazioni, ma anche di brucianti delusioni, fu la battaglia di Stalingrado, cui assistette in qualità di corrispondente per il giornale dell’Armata Rossa «Krasnaja zvezda». Che quell’epico scontro fosse stato cruciale per l’evolversi della sua sensibilità lo testimonia anzitutto la miriade di prospettive da cui lo raffigurò nel corso dei decenni. Se nei laconici eppure incisivi resoconti dal fronte prevale lo sguardo attonito di chi contempla gli eventi in presa diretta, senza...