Valencia in piazza: «Mazón dimettiti»
Spagna In 130mila alla manifestazione nel capoluogo valenciano, al centro delle critiche il presidente della Regione, sotto accusa accusato per i ritardi nel lanciare l'allarme alla popolazione e poi per la caotica gestione dell'emergenza
Spagna In 130mila alla manifestazione nel capoluogo valenciano, al centro delle critiche il presidente della Regione, sotto accusa accusato per i ritardi nel lanciare l'allarme alla popolazione e poi per la caotica gestione dell'emergenza
Undici giorni dopo lo tsunami di fango e acqua che ha travolto 78 municipi della provincia di Valencia e ucciso oltre 200 persone, l’indignazione è scesa in piazza nel capoluogo spagnolo, dove decine di migliaia di cittadini hanno protestato contro la «fallimentare gestione» dell’emergenza provocata dalla Dana e le conseguenti alluvioni e chiedere le dimissioni del presidente della regione Carlos Mazón accusato per i ritardi nel lanciare l’allarme alla popolazione e poi per la caotica gestione dell’emergenza.
«Noi ci siamo macchiati di fango, tu ti sei macchiato di sangue», uno slogan vergato su uno striscioni della marcia. Nel comunicato letto dagli organizzatori anche critiche al Governo dello Stato perché «avrebbe dovuto esercitare pressioni immediatamente e con forza contro l’inerzia del Governo valenciano affinché intervenisse con tutte le truppe disponibili e aiutasse i cittadini a ricostruire le loro vite.
A margine della protesta sono state portate decine di paia di scarpe sporche di fango davanti alla sede del governo della Regione. Fra i manifestanti, intere famiglie e persone di tutte le età, e molti volontari che hanno aiutato in questi giorni a ripulire dal fango e dai cumuli di rottami e detriti i municipi colpiti.
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