Decreto sicurezza: va a vuoto l’incontro con Di Maio. Dissidenti provano a resistere
Decreto sicurezza/M5S «Mi chiedono se voglio lo scontro, non voglio lo scontro voglio l’incontro, voglio poter valutare insieme “proposta per proposta, emendamento per emendamento, senza pregiudizio”. Ma non è così». A scriverlo […]
Decreto sicurezza/M5S «Mi chiedono se voglio lo scontro, non voglio lo scontro voglio l’incontro, voglio poter valutare insieme “proposta per proposta, emendamento per emendamento, senza pregiudizio”. Ma non è così». A scriverlo […]
«Mi chiedono se voglio lo scontro, non voglio lo scontro voglio l’incontro, voglio poter valutare insieme “proposta per proposta, emendamento per emendamento, senza pregiudizio”. Ma non è così». A scriverlo su Facebook è la senatrice 5 Stella Paola Nugnes, una dei pochi dissidenti del Movimento ancora decisi a dare battaglia sul decreto sicurezza. Oggi pomeriggio la senatrice napoletana parteciperà insieme al presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera Giuseppe Brescia e alla collega Elena Fattori all’incontro promosso dal Tavolo per l’asilo sul decreto sicurezza e immigrazione, partecipazione che conferma la decisa presa di posizione dei tre esponenti grillini contro il provvedimento fortemente voluto dal ministro degli Interni Matteo Salvini.
L’appuntamento di oggi rappresenta un ulteriore segno di come l’incontro avuto ieri mattina tra alcuni dissidenti del movimento e Luigi Di Maio non ha prodotto risultati utili. Come conferma del resto la dichiarazione fatta nel pomeriggio da un’altra ortodossa vicina al presidente della Camera Roberto Fico come Doriana Sarli: «Non si può svuotare il Parlamento del suo significato» e il decreto immigrazione e sicurezza «va ritirato» ha spiegato la deputata a proposito dei 19 emendamenti al dl concordati dal M5S con l’alleato di governo leghista.
Intanto sull’onda dell’omicidio avvenuto a Roma di Desirée Mariottini, Luigi Di Maio ha annunciato un emendamento del governo al dl sicurezza per assegnare maggiori poteri a Roma Capitale e al sindaco. Non si tratta dell’unico. Un altro, a firma del grillino Gianluca Perilli e destinato a sollevare polemiche, prevede la possibilità «di dichiarare l’adottabilità» dei minori ospitati con le madri negli istituti penitenziari, qualora i bambini risultino «in situazioni di abbandono, specificandone i motivi». Intervenendo infine ieri sera a margine di un evento al Tempio di Adriano, Salvini ha ricordato come un altro emendamento al dl preveda «che tra il 5 e il 10% degli incassi dei biglietti siano indirizzati alla sicurezza».
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