«Sulla Libra sono in otto». Poi cala il silenzio
Rimpatriota Sbarchi a Lampedusa e Siracusa. In aula il leghista Sasso lancia gravi accuse contro opposizioni e toghe. Pd e 5s: «Razzista»
Rimpatriota Sbarchi a Lampedusa e Siracusa. In aula il leghista Sasso lancia gravi accuse contro opposizioni e toghe. Pd e 5s: «Razzista»
Per tutta la giornata di ieri la Libra è rimasta avvolta nel silenzio. La nave militare è da lunedì a sud di Lampedusa, impegnata in una nuova missione di trasferimento dei richiedenti asilo dal Mediterraneo centrale alle coste albanesi. O almeno, così dovrebbe andare. Perché intorno a ora di pranzo a bordo c’erano solo otto migranti, unica indiscrezione trapelata. Poco più tardi sull’isola delle Pelagie è stata diffusa un’allerta per un possibile trasbordo, non confermato da notizie ufficiali.
DALL’INIZIO della seconda missione governo e Viminale hanno la bocca rigorosamente cucita. Un segnale di nervosismo anche perché, al di là delle difficoltà operative che vengono dal mare, nei tribunali le norme della destra continuano a essere bocciate. L’ultimo episodio due giorni fa, con la disapplicazione del dl paesi sicuri da parte del tribunale di Catania. Ovvero della stessa misura alla base delle detenzioni oltre Adriatico. Le quali, almeno per un secondo tentativo, avrebbero bisogno di qualche numero in più.
Una traversata del Mediterraneo di un mezzo militare da 81 metri per sole otto persone rischia di moltiplicare le critiche al governo e attirare le attenzioni della Corte dei conti, a cui le opposizioni hanno già presentato due esposti e promesso un terzo. Vedremo se la caccia ai naufraghi «eleggibili» per i centri in Albania.
MENTRE la Libra rimaneva in attesa, comunque, gli sbarchi sono andati avanti. Circa 600 persone sono arrivate soltanto ieri a Lampedusa. Altri 20 cittadini del Bangladesh, con tutte le carte in regola per un potenziale trasferimento a Shengjin e Gjader, hanno invece toccato terra a Siracusa. Sono sbarcati autonomamente a due passi dal centro, ma a quasi 300 chilometri dall’area operativa della Libra.
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Migranti, la rivolta nel Cara di Bari: «reclusi» tra i topiSulla missione della nave militare le opposizioni non risparmiamo l’ironia. «Siamo al paradosso assoluto: il governo spera che arrivino delle barche pur di realizzare i trasferimenti in Albania solo per assecondare un’operazione di becera propaganda», afferma la dem Laura Boldrini. «L’esecutivo ha mandato la Libra a fare quello che prova a impedire alle navi ong: recuperi in mare e in modalità multipla. Se non fosse drammatico sarebbe comico», dice il deputato Pd Matteo Mauri. Chiede la senatrice Avs Ilaria Cucchi: «La prossima volta imbarcheranno un solo migrante? Così potrebbero metterlo in isolamento».
LA LIBRA è invece sparita dai radar della maggioranza che, dopo giorni di iperattività, resta in silenzio sulla vicenda. In aula, invece, il deputato leghista Rossano Sasso prova a buttare la palla in tribuna con parole pesanti: «Ogni controllore accoltellato, donna stuprata, italiano ammazzato da un immigrato, tutti gli italiani vittime degli immigrati pesino come macigni sulle coscienze di chi li ha fatti entrare, di chi li tutela, di chi non ci consente di cacciarli da casa nostra». La responsabilità dei fatti di cronaca nera sarebbero, secondo Sasso, delle «politiche immigrazioniste di Pd e 5s» e delle «toghe rosse». Un intervento scomposto a cui replicano a brutto muso le opposizioni: «Parole che trasudano razzismo e incitano all’odio verso gli stranieri», dichiara la deputata dem Ouidad Bakkali, mentre verso il leghista piovono minacce di querela.
Intanto il decreto flussi, di cui quello sui paesi sicuri è diventato un emendamento, è arrivato nella commissione Affari costituzionali della Camera. Ieri sono stati protagonisti gli emendamenti della Lega: stretta sui ricongiungimenti familiari (ammissibili); prevalenza del diritto Ue (inammissibili).
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