Il leader democratico al Senato Usa Chuck Schumer e il recalcitrante senatore dem centrista Joe Manchin hanno annunciato di essere arrivati a un accordo sulla legge per l’ambiente e la sanità.
Dopo più di un anno di trattative, l’accordo rappresenta una svolta, e il disegno ha ora la possibilità concreta di diventare legge anche se dovrà affrontare la prevedibile e furiosa opposizione del Gop.

SEBBENE MOLTI DETTAGLI non siano stati resi noti, si sa che l’accordo contiene una serie di obiettivi dei democratici; l’investimento di 369 miliardi di dollari in programmi per l’energia e il cambiamento climatico, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio del 40% entro il 2030. Per la prima volta il programma di assistenza sanitaria statale Medicare verrebbe autorizzato a negoziare i prezzi di alcuni farmaci e a limitare i costi diretti a carico dei pazienti. Grazie a questo accordo i sussidi in scadenza per la copertura dell’Affordable Care Act, il programma sanitario creato da Obama, verrebbero estesi per tre anni.

L’annuncio arriva in un momento cruciale per il Congresso, poiché al Senato manca poco più di una settimana dall’inizio della pausa di un mese, durante la quale molti democratici saranno impegnati nella campagna elettorale per il midterm. La notizia è arrivata qualche ora dopo che il Senato aveva approvato un disegno di legge separato per investire 52 miliardi nella produzione Usa di semiconduttori.
Il sostegno di Manchin è un passo notevole e non scontato, considerando che solitamente il senatore democratico si trova più a suo agio a votare con i repubblicani che con il suo partito, e che la sua posizione all’inizio di questo mese era che «inequivocabilmente» non avrebbe sostenuto le leggi sul clima o sulle tasse incluse nel pacchetto economico democratico. Dichiarazioni che sembravano vanificare ogni speranza dei dem di approvare una legge per combattere il cambiamento climatico.

MA IL 18 LUGLIO Schumer e Manchin hanno ripreso i colloqui, grazie soprattutto alla perseveranza del portavoce democratico che da sempre ripone molta fiducia nel potere della negoziazione. Due settimane fa, Schumer e Manchin si stavano avvicinando a un accordo da 375 miliardi, la cifra finale è poi scesa di 6 miliardi ma comunque, come ha sottolineato l’ufficio di Schumer, il disegno di legge arriva a ridurre le emissioni di carbonio degli Stati Uniti di quanto stabilito e nei tempi stabiliti.
Nonostante Manchin fosse inizialmente molto contrario ai crediti d’imposta sui veicoli elettrici, alla fine anche quelli sono entrati nel nuovo accordo, prolungando i livelli attuali: fino a 4.000 dollari per un veicolo elettrico usato e 7.500 per uno nuovo. La novità è che la soglia di reddito per le persone che possono accedere ai crediti d’imposta sarà più bassa.

L’ACCORDO deve ora affrontare alcuni ostacoli prima di poter arrivare alla scrivania di Biden, incluso il dover passare dal voto di entrambe le camere , dove praticamente qualsiasi democratico ribelle potrebbe far saltare o ritardare il passaggio.
«Questo disegno di legge è tutt’altro che perfetto. È un compromesso. Ma spesso è così che si fanno progressi: con compromessi – ha detto Biden durante un discorso dalla Casa bianca il giorno dopo l’annuncio dell’accordo – Il mio messaggio al Congresso è: questo è il disegno di legge più forte che si può approvare per abbassare l’inflazione, tagliare il deficit, ridurre i costi dell’assistenza sanitaria, affrontare la crisi climatica e promuovere la sicurezza energetica, riducendo gli oneri che devono affrontare le famiglie della classe lavoratrice e della classe media».