In una disarmante intervista televisiva pomeridiana, il ministro Urso ha parlato perfino del prosciutto di Parma ma si è guardato bene dall’affrontare il tema della componentistica auto. Unica eccezione l’incensata microelettronica della Etna Valley, lasciando in un cono d’ombra tutto il resto, dai semiassi ai sedili passando per le serrature, gli sterzi e le pompe idrauliche. Eppure, come ha rilevato il prof Mario Calderini del Politecnico di Milano, la componentistica è ancora forte nella penisola e sul podio in Europa. Ma necessiterebbe di investimenti pubblici per la transizione tecnoecologica e la collegata formazione dei circa 160mila addetti (superstiti) del settore....