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«Una coltellata alle spalle», fuga di lettori e rabbia dei giornalisti

«Una coltellata alle spalle», fuga di lettori e rabbia dei giornalisti

Stati uniti Il non endorsement del Washington Post ai candidati alla presidenza Usa

Pubblicato un giorno faEdizione del 27 ottobre 2024

«Credo che dovremmo capire chiaramente che questo è l’inizio di come Donald Trump controllerà i media, specialmente quelli controllati a propria volta da interessi di corporation. Perché tutta l’America delle grandi imprese si sta inginocchiando davanti a Trump»: così l’ex editor at large del Washington Post Robert Kagan, parlando alla Cnn, ha commentato la scelta – non della redazione del giornale, ma del suo proprietario Jeff Bezos – di non dare l’endorsement a nessuno dei due candidati.

Secondo i dati riportati da Semafor, già nel pomeriggio di venerdì – giorno in cui il Ceo del Wp William Lewis ha dato l’annuncio – erano stati cancellati per protesta 2.000 abbonamenti.
Kagan è stato il primo a rassegnare le dimissioni, e a stretto giro The Post Guild, sindacato che rappresenta oltre 1.000 lavoratori del giornale, ha diramato un comunicato di protesta: la decisione «ad appena 11 giorni da un’elezione di importanza immensa», mina «il lavoro dei nostri membri in un momento in cui dovremmo costruire la fiducia dei nostri lettori, non perderla».

Una posizione ancora più dura si legge in un commento sottoscritto da 17 editorialisti del Post: «Questo è il momento in cui questa istituzione deve chiarire il suo impegno per i valori democratici, la legge e le alleanze internazionali, e la minaccia che Donald Trump rappresenta per esse». Sul suo profilo X una delle firmatarie, Karen Attiah, si spinge oltre: «È stata – scrive – una coltellata alle spalle. Un insulto a chi di noi ha letteralmente messo in gioco le proprie vite e carriere per denunciare le minacce ai diritti umani e la democrazia». Facendo mostra di una autorevolezza ormai persa, e cercando di ammantarsi di una pelosa disponibilità alle critiche, il Post pubblica anche le proteste di decine di lettori. Molti di loro sui social pubblicano lo screenshot che prova la cancellazione dell’abbonamento.

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