0,69 per cento. Fedele alla linea di una sinistra divisa e frammentata anche in Tunisia, Hamma Hammami ha sempre la risposta pronta e lo sguardo lucido, anche quando si tratta di commentare la bruciante sconfitta elettorale del 2019: «Dopo il 25 luglio però i sondaggi ci danno in crescita», afferma sorridendo. Una storia militante che inizia negli anni ’70, fatta di arresti, torture e pestaggi da parte della polizia sotto i regimi di Habib Bourguiba e Ben Ali, il segretario del Partito dei lavoratori da cinquant’anni è ancora uno dei volti più riconoscibili del paese. Lui, come la moglie Radhia...