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Un mese di udienze per i nuovi reati

Un mese di udienze per i nuovi reati

Clima In Italia continuano i processi verso i movimenti ambientalisti giovanili. Negli ultimi giorni si sono tenute sette udienze riferite ad altrettante azioni compiute da Ultima Generazione negli ultimi due anni. […]

Pubblicato 14 minuti faEdizione del 29 settembre 2024

In Italia continuano i processi verso i movimenti ambientalisti giovanili. Negli ultimi giorni si sono tenute sette udienze riferite ad altrettante azioni compiute da Ultima Generazione negli ultimi due anni. Nello specifico, le udienza del 23 settembre per l’azione sulla teca del quadro di Van Gogh “Il seminatore” e per un blocco stradale in via del Tritone a Roma sono state rinviate. Così come quelle del 24 settembre per il Senato bis e presso il Tribunale di Padova per un blocco stradale avvenuto lo scorso ottobre. Il 26 ci sono state poi due udienze al Tribunale di Civitavecchia e a quello di Roma. Per entrambe i giudici hanno disposto il rinvio.

Per il blitz del 3 marzo scorso agli Uffizi, quando 5 militanti attaccarono alcuni volantini sul vetro che protegge la Primavera di Botticelli in solidarietà agli alluvionati di Campi Bisenzio, il gip deciderà il prossimo 29 novembre. «Passano il tempo a fare leggi inutili, nel frattempo le catastrofi non si fermano», ha commentato Simone Ficicchia, uno degli imputati.

Per le prossime settimane sono previste altre cinque udienze, quattro a Roma e una a Milano. Il 14 ottobre ci sarà poi il processo in cui si deciderà se assegnare la sorveglianza speciale a Giacomo Baggio Zilio, per il quale è stato organizzato fuori dal Tribunale di Roma, a piazzale Clodio, un presidio di solidarietà e una azione di mail bombing contro la Questura di Roma, «quest’atto di accanimento poliziesco, che fa il paio con la recente approvazione alla Camera del ddl 1660, non è ciò che farà terminare le proteste».

Intanto sono cadute le accuse di «vilipendio delle tombe» nei confronti delle 5 persone di Extinction Rebellion che, a luglio 2023, avevano appeso uno striscione sull’Altare della Patria, a Roma con «Basta vittime climatiche sull’altare del profitto».

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