L’aumento del lavoro povero, e il record della povertà assoluta (5,7 milioni secondo l’Istat) è un fenomeno strutturale largamente sottovalutato, persino negato, dal governo Meloni. Lo si vede, da ultimo, dal chiacchiericcio che accompagna, come di consueto, la faticosa e scontata costruzione della legge di bilancio di quest’anno. DOPO AVERE RINOMINATO, e tagliato drasticamente il «reddito di cittadinanza», liquidata la proposta di salario minimo, non un fiato è stato emesso nell’ultimo mese dalle parti del governo e della maggioranza per le politiche della casa, per il fondo sociale degli affitti e per la morosità incolpevole, la riqualificazione delle periferie e...