Un gelato amaro per Israele, Bibi e Bennett furiosi
Dopo Netanyahu, anche l’attuale primo ministro israeliano Naftali Bennett reagisce minacciando «gravi conseguenze» dopo la decisione della Unilever – marchio britannico fondato da due ebrei, Ben Cohen e Jerry Greenfiled […]
Dopo Netanyahu, anche l’attuale primo ministro israeliano Naftali Bennett reagisce minacciando «gravi conseguenze» dopo la decisione della Unilever – marchio britannico fondato da due ebrei, Ben Cohen e Jerry Greenfiled […]
Dopo Netanyahu, anche l’attuale primo ministro israeliano Naftali Bennett reagisce minacciando «gravi conseguenze» dopo la decisione della Unilever – marchio britannico fondato da due ebrei, Ben Cohen e Jerry Greenfiled – di sospendere la vendita dei gelati Ben&Jerry in Cisgiordania, in quanto «territorio occupato». Non farlo sarebbe stato «incoerente con i nostri valori», aveva comunicato l’azienda lunedì: «Utilizziamo le nostra attività commerciali per fare un mondo migliore». Immediata la reazione su Facebook dell’ex premier Netanyahu. «Ora sappiamo bene quale gelato non acquistare», ha scritto, aggiungendo al messaggio una bandiera israeliana e un braccio muscoloso. Bennett promette che Israele agirà «aggressivamente contro qualsiasi misura di boicottaggio diretta ai civili».
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