In una lettera indirizzata ai deputati repubblicani, il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg ha accusato Trump di aver promosso «la falsa aspettativa che sarebbe stato arrestato», e i deputati di aver avviato «un’inchiesta senza precedenti su un procedimento giudiziario locale in corso».

Ciò a cui si riferisce Bragg è la richiesta dei deputati del Gop di consegnare una testimonianza sulle sue indagini, sulle quali il Gop sta indagando: un sistema di scatole cinesi su chi indaga chi.

AL MOMENTO la faccenda è in stallo. Il grand jury che deve decidere sul caso Trump si riunisce di lunedì, mercoledì e giovedì, lo scorso mercoledì ai giurati è stato inaspettatamente concesso il giorno libero, e non è chiaro il perché.

Giovedì, secondo quanto riferito, i giurati si sono riuniti ma per esaminare le prove di un caso non correlato a quello di Trump, e anche di questa mossa non si conoscono le ragioni. Ora la giuria potrebbe prendere una decisione la prossima settimana, o almeno è quello che tutti si aspettano, ma da parte di Bragg non è arrivata alcuna comunicazione.

IN QUESTO CONTESTO il Dipartimento per la sicurezza interna (Dhs) ha fatto sapere di continuare a monitorare le attività online degli estremisti di destra, che sui loro canali social non promettono niente di buono. Su Truth Social, Trump stesso ieri ha affermato che se dovesse essere accusato di aver pagato il silenzio della escort Stormy Daniels «potrebbero potenzialmente esserci morte e distruzione».

Ad ora l’unica manifestazione pro Trump fatta a Manhattan ha visto un numero di partecipanti inferiore a quello dei giornalisti presenti, in ogni caso il Dhs ha dichiarato che ci sono più linee di comunicazione tra la polizia di New York e quella del Campidoglio che ha affrontato l’attacco del 6 gennaio 2020.