Di chi scrive queste righe, di chi le pubblica, ma anche – ne sono profondamente convinto – della grande maggioranza del popolo italiano. Stiamo dalla parte delle vittime. Vittime dell’aggressione alla propria terra, delle violenze, delle torture, degli stupri, anche delle leve forzate, delle censure da chiunque e contro chiunque perpetrate. Una posizione pacifista, soltanto etica o di principio, che elude la politica? Non direi. Basta indicare, con nome e cognome ove possibile, i nostri avversari. Sono coloro che hanno compiuto questi misfatti, ma anche coloro che ne favoriscono o consentono il prolungamento nel tempo. La Russia di Putin che...