Tutti contro la giunta militare birmana, ma alleanze a geometria variabile
Myanmar Le forze in campo nel conflitto che ha già provocato oltre 50mila vittime
Myanmar Le forze in campo nel conflitto che ha già provocato oltre 50mila vittime
È un mondo complesso quello della Resistenza birmana e Aung San Suu Kyi, l’icona che tutto il mondo ha in testa, non è per forza l’unico modo di rappresentarla. Anzi. Sin dalla nascita nel 1948 di una Birmania libera dal giogo coloniale, a opera di suo padre Aung San che però venne ucciso prima dell’indipendenza, il Paese cominciò a dividersi lungo linee etniche che rispondevano non solo a ragioni ideologiche ma ad appetiti territoriali e all’ingerenza delle nazioni confinanti che per svariati motivi soffiavano sul fuoco autonomista.
Un ruolo importante lo ebbero i tanti cinesi che si ritrovarono al di qua del confine per ragioni storiche o, come nel caso del Kuomintang, perché il territorio birmano fu per i nazionalisti anti comunisti un luogo dove riorganizzarsi.
Queste milizie, veri e propri eserciti in alcuni casi, sono state definite Ethnic Armed Organisation. Strutturate militarmente e rifornite da attori diversi o attraverso alcune delle Eao più potenti (come l’esercito Wa), si tratta di decine di sigle e sottosigle la cui geometria di alleanze e scissioni è continua e variabile. Le più importanti sono circa una ventina ma le più potenti sono, secondo il Yusof Ishak Institute di Singapore, meno di dieci con «dimensioni, capacità ed esperienze militari diverse… con una potenza ragionevole (ci sono) Arakan Army, Kachin Indipendence Army, Karen National Liberation Army, Shan State Army, Shan State Army–North e United Wa State Army, ma nessuna è equipaggiata per catturare e mantenere il territorio contro un assalto aereo e terrestre».
Non di meno, dopo un periodo di alti bassi nella posizione da prendere verso la giunta, gran parte delle Eao gli si è schierata contro, stringendo alleanze o rafforzando coalizioni. È il caso della Three Brotherhood Alliance: Myanmar National Democratic Alliance Army, Ta’ang National Liberation Army e Arakan Army. Altro gruppo importante è il Chin National Army e importante è l’alleanza di alcune tra queste forze e le People’s Defence Force, brigate del Governo clandestino di unità nazionale (Nug) sostenuto dalla Lega per la democrazia di Aung San Suu Kyi. Ma sono anche alleanze variabili e spesso fragili proprio per via del fattore etnico (le Pdf sono formate soprattutto da bamar, la stessa comunità di Aung San Suu Kyi e maggioranza nel Paese), antiche diffidenze, appetiti territoriali, spinte autonomiste.
Pechino è il convitato di pietra. Alleata dei golpisti ma anche di molte Eao, sta per ricevere in Cina Min Aung Hlaing, capo della giunta. Cosa si diranno?
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