La liberazione degli ostaggi nelle mani dei jihadisti di Iyad Ghali sembra figlia della classica intesa win-win. Gioiscono per primi i quattro ex-ostaggi con le rispettive famiglie (e noi con loro). Sullo sfondo intanto ognuno canta la sua vittoria: la giunta militare che ha preso il potere da meno di due mesi, per la ciliegina sul governo di transizione appena servito alla comunità internazionale; Macron, per la liberazione della volontaria Sophie Pétronin e la prova di continuità offerta dai nuovi governanti del Mali – paese chiave per gli interessi francesi nella regione; Conte, per il ritorno a casa di Chiaccio...