Internazionale
Tucker Carlson esce da Fox News: il “divorzio” dopo il patteggiamento con Dominion
Stati uniti La rete si separa dal suo anchorman più popolare, e più di destra
Tucker Carlson – Ap
Stati uniti La rete si separa dal suo anchorman più popolare, e più di destra
Pubblicato più di un anno faEdizione del 25 aprile 2023
Marina CatucciNEW YORK
Colpo di scena: a una settimana dal processo per diffamazione in Delaware, Fox News si separa da Tucker Carlson, il suo volto di maggior successo degli ultimi anni.
A dare la notizia è stata l’emittente televisiva, che ha affidato il comunicato a una nota di poche righe che sembra più un annuncio di divorzio: «Fox News Media e Tucker Carlson hanno deciso di separarsi. Lo ringraziamo per il suo servizio alla rete come conduttore televisivo e prima ancora come collaboratore».
Durante il suo ultimo programma andato in onda venerdì, Carlson non aveva dato alcun cenno del fatto che quella sarebbe stata la sua ultima apparizione su Fox News, e fino a poche ore prima la diffusione dell’annuncio, la rete ha continuando a mandare in onda i trailer della sua trasmissione. A Carlson non è stato permesso di tornare in onda per salutare il gigantesco pubblico che ha accumulato nei suoi anni da conduttore televisivo in prima serata.
Tucker Carlson è un’icona della destra trumpista Usa, uno dei volti più noti e amati di questo nuovo partito repubblicano ultraconservatore, e non si è mai risparmiato nel diffondere le peggiori teorie cospirazioniste e nel difendere l’operato della destra Usa. Uno dei suoi caratteri distintivi più noti è la maschilità tossica, ma Carlson non si limitava a quello.
È noto per i suoi elogi di leader autoritari come Vladimir Putin e il primo ministro ungherese Viktor Orban, spesso metteva in guardia i suoi telespettatori sugli immigrati, la “demascolinizzazione” della società e le élite che vogliono controllare le loro vite. Il giornalista del New York Times e premio Pulitzer Nicholas Confessore ha scritto una serie di articoli su Carlson basandosi su un’analisi di oltre 1.100 episodi del suo programma, Tucker Carlson Tonight, nonché interviste con dozzine di dirigenti, produttori e giornalisti Fox. Ed è arrivato alla conclusione che Carlson ha costruito quello che potrebbe essere la trasmissione più razzista nella storia dell’informazione via cavo e, per certi versi, anche quella di maggior successo.
Una settimana fa Fox aveva accettato di pagare 787.5 milioni di dollari di patteggiamento per una causa per diffamazione intentata da Dominion Voting Systems: lo spettacolo di Carlson aveva avuto un ruolo di primo piano visto il suo ruolo nella diffusione di disinformazione dopo le elezioni del 2020.
Durante la fase preprocessuale Dominion ha reso pubblici molti messaggi privati di Carlson, da cui si evince che il giornalista non ha mai creduto alle affermazioni sulle elezioni rubate a Trump e alla frode elettorale che facevano, quando erano suoi ospiti, gli avvocati del tycoon Sidney Powell e Rudy Giuliani.
Dominion era riuscita ad entrare in possesso dei messaggi della chat di gruppo di Carlson con le altre due star di estrema destra della prima serata di Fox, Sean Hannity e Laura Ingraham. Questi scambi hanno rivelato che Carlson aveva detto ai confidenti di odiare «appassionatamente» l’ex presidente Donald Trump, e che il suo mandato di Trump alla Casa bianca era stato un «disastro». Non erano stati risparmiati termini misogini per l’avvocata Powell oltre al fastidio per le sue teorie complottiste sulle elezioni del 2020, quelle stesse teorie fuori controllo che venivano trasmesse da Fox News.
In un certo senso Carlson non ha svolto un ruolo enorme nel contenzioso fra Fox e Dominion, in quanto solo una delle venti trasmissioni di Fox menzionate nella causa con Dominion è di Carlson, ma, come ha riportato la Cnn, il giornalista era comunque destinato a essere uno dei primi testimoni che Dominion avrebbe chiamato a testimoniare al processo.
Ora Carlson non solo è disoccupato, ma sta anche anche affrontando un’altra causa da parte di un’ex produttrice di Fox News, Abby Grossberg, la quale sostiene che lavorare con il giornalista vuol dire accettare un posto di lavoro permeato di misoginia e discriminazione. A inizio marzo Grossberg ha dichiarato, durante un’udienza, che il suo primo giorno di lavoro per Carlson ha scoperto che lo spazio lavorativo era decorato con grandi poster dell’allora presidente della Camera Nancy Pelosi in costume da bagno, e di essere stata costretta dagli avvocati della Fox a fornire una deposizione fuorviante nel processo Dominion e a difendere Carlson.
Dopo aver intentato la causa Grossberg è stata licenziata.
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