Trumpata del giorno: «Isis fondato da Obama»

Non passa ora che Trump non dica qualcosa di spiazzante. In Virginia, alcuni giorni fa, ha rivolto un invito ai sostenitori del diritto a portare ed usare le armi, a difendersi da Hillary Clinton in caso di sua elezione. Risultato: investigazione dei servizi segreti americani, che Trump ha smentito, poi ammesso, poi rismentito.

Durante un comizio elettorale in Florida, ha invece accusato il presidente uscente Barack Obama e la rivale democratica Hillary Clinton di essere i co-fondatori di Isis. «Isis onora Obama – ha tuonato dal podio – è lui il fondatore di Isis, il fondatore, ok? Lui è il fondatore. E la corrotta Hillary Clinton è la co-fondatrice». La logica è stringente: prima di Obama Isis non c’era, mentre ora c’è.

Trump si è riferito al presidente con il suo nome completo, Barack Hussein Obama, che viene spesso utilizzato come richiamo per quelli che credono che il presidente sia musulmano e segretamente in sintonia con i terroristi islamici. Trump ha poi ha rifiutato le molteplici opportunità di ritrattare l’affermazione, anzi, in un’intervista alla Cnbc ha ribadito il concetto.
«Io volevo esattamente dire che Obama è il fondatore di Isis- ha detto Trump – è stato il giocatore più prezioso di questa partita e questo sta venendo fuori». Il giornalista di Cnbc ha suggerito di usare un «linguaggio diverso» per parlare delle politiche dell’amministrazione Obama; Trump ha risposto: «I democratici, non si preoccupano del loro linguaggio ma vi preoccupate del mio?»