Donald Trump potrebbe aver ottenuto ieri quanto va cercando da due anni: l’uscita dell’Iran dall’accordo sul nucleare. Sfibrando l’avversario con un’altalena di annunci, rinvii e smentite, ritirandosi per primo da un’intesa storica e funzionante, riapplicando sanzioni che stanno strangolando l’economia iraniana, minacciando la Repubblica islamica a ogni piè sospinto di un prossimo attacco e infine inviando la portaerei Abraham Lincoln nel Golfo Persico, ha spinto Teheran alla rottura. È arrivata ieri: il presidente Hassan Rouhani, architetto insieme al suo ministro degli esteri Zarif dell’accordo del 2015 con il 5+1 (Ue, Usa, Francia, Germania, Cina e Regno unito), ha annunciato in...