Trump minaccia: o il Kosovo ritira i dazi alla Serbia o io ritiro le truppe
Balcani La settimana scorsa il premier Kurti aveva annunciato la rimozione graduale dei dazi dal 15 marzo, con il plauso di Bruxelles e l’opposizione di Washington a cui non piace la «mezza misura»
Balcani La settimana scorsa il premier Kurti aveva annunciato la rimozione graduale dei dazi dal 15 marzo, con il plauso di Bruxelles e l’opposizione di Washington a cui non piace la «mezza misura»
Se Pristina non abolisce completamente i dazi imposti alla Serbia, Washington potrebbe ritirare le proprie truppe dal Kosovo. A sganciare la bomba è il senatore americano David Perdue che in un tweet, condiviso anche dall’inviato speciale degli Stati uniti per il dialogo Pristina-Belgrado, Richard Grenell, scrive: «In due decenni le forze statunitensi hanno aiutato per il mantenimento della pace fra Kosovo e Serbia. Adesso, con uno storico progresso in loco, il Kosovo deve fare la propria parte abolendo completamente i dazi imposti alla Serbia. Se il Kosovo non è totalmente impegnato per la pace, gli Usa dovrebbero riconsiderare la loro presenza».
Un avvertimento quello di Perdue che la dice lunga sulla pressione di Washington sul nuovo governo di Albin Kurti. L’abolizione delle tariffe del 100% imposte sulle merci serbe dall’ex premier Ramush Haradinaj, è considerata come il primo, necessario passo per la ripresa del dialogo tra Serbia e Kosovo.
La settimana scorsa Kurti aveva annunciato l’intenzione di rimuovere gradualmente i dazi a partire dal 15 marzo. Un annuncio accolto con favore da Bruxelles ma che si è scontrato con l’opposizione di Washington. La «mezza misura» di Kurti sarebbe, secondo il bazooka di Trump Grenell, un «grave errore».
In sintonia con la posizione americana, è il presidente della Repubblica del Kosovo, Hashim Thaqi che al contrario ha criticato l’Europa dopo un incontro con i rappresentanti di Germania e Francia, accusandola di «promesse vuote». Il «Serpente» ha chiesto quindi una riunione urgente con il governo sulla questione dei dazi, incassando un secco no dall’acerrimo nemico Kurti.
«Qui – ha dichiarato ieri il premier in una sessione straordinaria del Parlamento kosovaro – non si sta discutendo dell’abolizione dei dazi e del rilancio del dialogo. È una menzogna. Qui si vuole abolire i dazi e mettere fine al dialogo con un accordo già pronto tra i due presidenti (Aleksandar Vucic, presidente serbo e Thaqi, ndr). Sono convinto che esiste già un accordo».
Parole di fuoco quelle di Kurti che alludono allo scambio di territori e popolazioni pensato da Vucic e Thaqi con la mediazione dell’ex Alta Rappresentante dell’Ue Federica Mogherini per risolvere la questione delle relazioni tra Kosovo e Serbia. Un accordo che Washington sembra ora voler portare a casa a tutti i costi, incluso quello di far saltare Kurti e il suo governo.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento