Alias

Rio Tinto, la più grande battaglia ecologica della Serbia

Rio Tinto, la più grande battaglia ecologica della Serbia

Intervista La regione di Jadar nella Serbia nord occidentale è giacimento di jadarite, un minerale che contiene il litio, scoperto meno di venti anni fa. La società anglo-australiana Rio Tinto ha qui il suo business: l’estrazione di risorse minerarie. A Bojan Simisic fondatore del Whale Shark Studio e attivista con l’associazione Eko Straza ( Eco-Guardie) abbiamo posto alcune domande sulle lotte dei cittadini contro l'inquinamento

Pubblicato 2 giorni faEdizione del 26 ottobre 2024

Chiunque fosse capitato in Serbia nei primi giorni di agosto, sarà sicuramente rimasto colpito dalle imponenti manifestazioni di protesta contro Rio Tinto, la società anglo-australiana che ha il suo business core nell’estrazione di risorse minerarie. La regione di Jadar nella Serbia nord occidentale è giacimento di jadarite, un minerale che contiene il litio, scoperto meno di venti anni fa. Le batterie al litio sono ritenute indispensabili per le batterie delle macchine elettriche e per i progetti globali di decarbonizzazione. Nel 2004 Rio Tinto ha ricevuto il permesso per la ricerca del litio.

Dal 2015 il progetto ha visto accelerazioni importanti: per legge viene consentito l’esproprio di proprietà private per progetti minerari, viene firmato un memorandum tra Rio Tinto e il governo serbo, scoppiano le proteste contro l’estrazione del litio, i residenti denunciano l’inquinamento ambientale nei pressi dei siti di esplorazione, si esercitano pressioni sugli abitanti del luogo affinché vendano i loro terreni. Alla fine del 2021 blocchi e proteste portano al ritiro di leggi controverse e alla revoca del Piano territoriale da parte dell’Assemblea Comunale di Loznica; il governo promette che Rio Tinto avrebbe cessato le attività di esplorazione e sfruttamento. A Bojan Simisic fondatore del Whale Shark Studio e attivista con l’associazione Eko Straza ( Eco-Guardie) abbiamo posto alcune domande.

Quali sono gli ultimi sviluppi della vicenda?
Poco più di un anno fa l’Associazione delle organizzazioni ecologiche della Serbia ha organizzato un blocco del ponte di Gazela e a settembre gli attivisti hanno bloccato la demolizione di case a Gornje Nedeljice. A ottobre, la Serbia e la Commissione europea hanno firmato una lettera d’intenti per un partenariato strategico sulle batterie e sulle materie prime critiche, tra cui il litio. La filiale di Rio Tinto ha fatto causa alla Serbia per la sospensione del progetto Jadar. Intanto il nuovo governo serbo enfatizza l’attività mineraria e l’energia come basi dello sviluppo, fanno progressi gli accordi commerciali tra UE e Serbia per la fornitura di litio e nel luglio scorso la Corte Costituzionale dichiara incostituzionale il decreto del governo che fermava il progetto Jadar, con conseguente ripristino del Piano territoriale. Crescono così le proteste dei cittadini e dei movimenti in tutta la Serbia, il governo usa il polso duro con gli attivisti ecologisti, gli abitanti dei villaggi bloccano le strade e vengono interrogati dall’Agenzia per la sicurezza dello Stato (BIA), i membri di Eko Straža arrestati e accusati di terrorismo ecologico.

Perché Rio Tinto è diventata una questione così cruciale e dirompente per la società e la politica in Serbia?
Abbiamo un governo che non rispetta la volontà delle persone che vivono nelle aree minerarie, che chiedono di fermare l’estrazione che non avrà un impatto solo su queste aree, ma metterà a rischio l’intera Serbia a causa della mancanza di terreni coltivabili e di acqua potabile. Stesso discorso per la miniera di rame e oro di Majdanpek. La gente non vuole che le proprie case e la salute dei propri figli vengano distrutte per i profitti di una società che se ne andrà una volta estratte tutte le risorse. I residenti di Jadar, in maggioranza, sono completamente contrari all’estrazione del litio. Sono in prima linea e stanno vivendo le conseguenze dell’esplorazione del litio, che ha causato l’aumento dei livelli di metalli pesanti nei fiumi. Sono stati e saranno contro Rio Tinto e noi siamo qui per sostenerli fino alla fine!

Ma il litio è davvero indispensabile per la decarbonizzazione e la transizione verde dell’UE?
Le batterie al litio sono una tecnologia che verrà presto oscurata e sostituita, a causa del loro fattore inquinante, dai nuovi sviluppi delle batterie agli ioni di sodio, delle batterie allo stato solido, delle batterie al grafene e delle celle con combustibile a idrogeno. Il danno che l’estrazione del litio arreca all’ambiente mette in ombra i benefici che ne derivano come fonte di batterie. I tedeschi rifiutano le miniere di litio nel loro Paese. Perché allora dovrebbe essere estratto nel nostro?

Qual è la posizione attuale del governo e quella del movimento?
Il governo è assolutamente favorevole a questo progetto, anche se ha cercato di convincere la popolazione che l’intero progetto è stato cancellato alla vigilia delle elezioni del dicembre 2023. Il governo travisa la verità su questo progetto, manipola i dati e le masse. Le proteste non sono solo contro Rio Tinto, in campo ci sono anche aziende cinesi come Zijin o canadesi come Dundee Precious Metal. Così come in campo non c’è solo Eko Straza, siamo tanti a essere consapevoli di ciò che sta accadendo, di quale sarà l’impatto di questa attività mineraria e di come le nostre vite, la nostra salute e la nostra natura saranno messe in pericolo da queste azioni irresponsabili.

Cosa è successo il 10 agosto con la grande manifestazione di protesta? Da chi è stata organizzata?
Tutte le organizzazioni ecologiche della Serbia che lottano contro la devastazione del nostro Paese sono scese nelle piazze e nelle strade. La protesta non era partitica, ma strettamente orientata alla causa ecologica, alla necessità di fermare l’estrazione del litio. C’erano cittadini di ogni schieramento politico, di destra, di centro e di sinistra. A nessuno importava l’ orientamento politico; lo scopo della protesta era dimostrare che questo problema è al di sopra di ognuno di noi e delle nostre opinioni politiche. Si trattava di unità al di sopra della politica! Lotteremo a ogni costo e sento che le persone che ci sostengono (Eko Straza e altre organizzazioni) sono determinate a cacciare Rio Tinto e le altre aziende dalla Serbia. Lotteremo ad ogni costo e non permetteremo che questo progetto continui. Il litio non verrà estratto in Serbia, così come altri metalli. Non sacrificheremo la nostra salute, la nostra natura e i nostri figli perché qualche azienda possa avere più dollari nei suoi conti in banca.

Rio Tinto è solo una questione serba o sono coinvolti anche Putin, la Russia e l’UE?
Tutti sono coinvolti. Putin sostiene che queste proteste sono sostenute da alcune agenzie occidentali, ma sappiamo tutti cosa è successo alla nostra compagnia petrolifera nazionale e al promesso «South Stream». C’è anche il nostro presidente che grida che alcune agenzie occidentali sconosciute stanno cercando di distruggere il progresso e lo sviluppo economico della Serbia, eppure l’UE sostiene pienamente le operazioni minerarie (e molto altro). Poi c’è l’ambasciatore statunitense Christopher R. Hill che sostiene che queste proteste sono sostenute da Putin. I cittadini non sono sostenuti da nessuno, se non da loro stessi e da persone di altri Paesi che hanno lottato o stanno lottando per il loro ambiente.

Ci sono artisti, intellettuali coinvolti in queste lotte? E quale il ruolo dei media?
La TV nazionale ha rifiutato di mostrare il video realizzato a sostegno del movimento ecologista da parte di artisti e intellettuali, sono al nostro fianco attori come Sergej Trifunovic, Nikola Kojo, Dragan Bjelogrlic, Ammar Mešic, Gordan Kicic, Branka Katic, Svetlana Ceca Bojkovic, musicisti come Seka Aleksic, Zoran Kostic Cane, Milan Topalovic Topalko, docenti come Danica Popovic, Zoran Stevanovic , Ratko Ristic, i membri dell’Accademia serba delle scienze e delle arti (SANU) e molti altri. La maggior parte dei media in Serbia è filogovernativa e il loro ruolo è quello di vendere la menzogna di una «super iniezione economica» chiamata Rio Tinto, a prescindere dal prezzo. Ci sono alcuni media indipendenti, come N1 e Nova S, che cercano di dare un’immagine obiettiva di ciò che sta accadendo con queste proteste. In un mondo perfetto, il ruolo dei media sarebbe quello di presentare tutti i fatti, in modo completamente imparziale, e di lasciare che gli esperti presentino alla gente le argomentazioni a favore e quelle contro tali iniziative. Oggi assistiamo a una farsa, un teatro in cui noi, persone che cercano di lottare per la salute della nostra nazione, siamo accusati di tradimento dagli stessi che venderebbero questo Paese e la sua gente per un sacchetto di monete d’argento.

Quali sono le accuse contro le persone arrestate? Sono ancora in carcere?
Le persone sono state arrestate per essersi opposte alle pressioni del governo per l’estrazione del litio e la distruzione dell’ambiente. Al momento non ci sono accuse di cui sono a conoscenza e tutte le persone che erano detenute sono ora libere.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento