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Trump chiese al suo avvocato Michael Cohen di mentire al Congresso

Trump chiese al suo avvocato Michael Cohen di mentire al Congresso

Russiagate La costruzione della Trump Tower a Mosca ancora sotto la lente degli inquirenti. Il procuratore speciale e la Casa bianca si rifiutano di confermare o smentire la notizia diffusa dal portale BuzzFeed

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 gennaio 2019

Da Washington arriva l’accusa più grave per Trump finora; secondo il portale di notizie BuzzFeed, The Donald nel 2017 chiese al suo avvocato e fixer Michael Cohen di mentire al Congresso riguardo il progetto di costruire una Trump Tower in Russia, durante la sua testimonianza su i rapporti fra il tycoon e la Russia. Trump, inoltre, avrebbe sostenuto un piano creato da Cohen, per andare in Russia durante la campagna presidenziale, al fine di incontrare personalmente il presidente Vladimir Putin e avviare i negoziati per la costruzione dell’edificio.

Sia Trump che i figli Ivanka e Don Jr, avrebbero ricevuto aggiornamenti regolari e dettagliati sullo sviluppo immobiliare affidato a Cohen, nonostante il presidente Usa abbia sempre dichiarato di non avere mai avuto accordi commerciali con la Russia. Se tutto ciò venisse confermato vorrebbe dire che il presidente Usa ha deliberatamente cercato di ostacolare la giustizia e di ingannare il Congresso. La fonte di BuzzFeed sono due agenti federali, per i quali il procuratore speciale Robert Mueller che indaga sul Russiagate, avrebbe scoperto della richiesta di Trump a Cohen di mentire al Congresso tramite interrogatori con persone dell’entourage del presidente e attraverso l’analisi di sms, email e scambi di messaggi interni al comitato elettorale di Trump, e alla fine sarebbe stato lo stesso Cohen a confermare la vicenda a Mueller.

Il procuratore speciale si è rifiutato di confermare o smentire la notizia ed altrettanto ha fatto la Casa Bianca, nonostante BuzzFeed l’abbia contattata e abbia poi aspettato 5 ore prima di pubblicare lo scoop.

Anthony Cormier, il giornalista che ha pubblicato la notizia, intervistato dalla Cnn ha definito la sua storia «solida come una roccia», specificando di avere ricevuto conferme da molte più fonti di quelle citate nel suo pezzo, mentre dal canto suo l’amministrazione Trump si è rifiutata di rispondere alle domande anche della cautissima emittente tv di fiducia, Fox News. Con tutto questo polverone il Comitato di Intelligence della Camera, ora a guida democratica, non ha potuto fare altro che annunciare che indagherà sulla vicenda, senza fare sconti.
Proprio poche ore prima la pubblicazione dell’articolo di BuzzFeed la Casa bianca aveva fatto sapere di tutta una serie di viaggi annullati «a causa dello shutdown». Mercoledì la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, aveva invitato Trump a rimandare il discorso annuale su lo Stato dell’Unione, a dopo la fine dello shutdown, The Donald inizialmente aveva reagito con inusuale compostezza ma il giorno dopo, citando a sua volta lo shutdown come causa impedendi, ha cancellato l’uso dell’aereo militare alla delegazione di Pelosi, un’ora prima della loro partenza per l’Afghanistan, invitandoli ad usare un aereo di linea. Peccato che le missioni in zone di guerra debbano rimanere segrete per ragioni di sicurezza, e negando pubblicamente l’aereo militare Trump ha reso pubblica la missione, impedendone la realizzazione; nella lettera che ha raggiunto i parlamentari mentre si apprestavano a salire sul bus dell’Air Force One, Trump ha scritto: «Si può prendere un aereo di linea, ma in questo momento meglio sarebbe restare qui a negoziare con me la sicurezza dei confini e la fine dello shutdown».

Trump, sempre per lo shutdown, ha cancellato anche la partecipazione al Word Economic Forum che si aprirà martedì a Davos, all’intera delegazione Usa, compresi il segretario di Stato Mike Pompeo e il Segretario del Tesoro Steven Mnuchin.
A quanto pare l’unica a non risentire delle conseguenze dello shutdown è Melania Trump, che con un aereo militare si è recata in Florida per il fine settimana.

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