Unica certezza, nella confusione che regna da sabato in Sudan, è che nelle 24 ore di tregua annunciata per curare i feriti e dare una chance di fuga ai civili intrappolati nelle zone più calde, altre decine di vittime si sono aggiunte a bilanci ufficiali che parlano ormai di circa 300 morti e 3 mila feriti. Con tanta incertezza sulle vittime non ancora censite e – da parte del Comitato centrale dei medici sudanesi (Ccsd) che in questi giorni concitati ha dato conto degli ospedali colpiti e a corto di tutto, senza farmaci e con i generatori a secco –...