Trattori, anche in Spagna dilaga la protesta
La mobilitazione Spontanea, sorta tra i gruppi di WhatsApp e indipendente rispetto alle tre principali organizzazioni agrarie spagnole, Asaja, Upa e Coag, che vengono ritenute troppo accondiscendenti con il governo
La mobilitazione Spontanea, sorta tra i gruppi di WhatsApp e indipendente rispetto alle tre principali organizzazioni agrarie spagnole, Asaja, Upa e Coag, che vengono ritenute troppo accondiscendenti con il governo
Il 21 febbraio «entreremo a Madrid con centinaia di trattori». Anche in Spagna da ieri dilaga la protesta capitanata dall’Unione dei sindacati degli agricoltori e degli allevatori, ma anche qui spontanea, sorta tra i gruppi di WhatsApp e indipendente rispetto alle tre principali organizzazioni agrarie spagnole, Asaja, Upa e Coag, che vengono ritenute troppo accondiscendenti con il governo. In prima linea a cavalcare il malcontento dei trattori spagnoli l’estrema destra di Vox.
Il ministero di Agricoltura, pesca e alimentazione, che promette di sostenerli, ha appena pubblicato la lista di circa 140.000 titolari di produzioni agricole e allevamenti che potranno ricevere gli aiuti straordinari per oltre 268 milioni di euro per compensare gli effetti avversi del conflitto in Ucraina e della siccità: «Ma in totale questo governo negli ultimi anni ha destinato oltre 4 miliardi al settore primario, dei quali 1,4 in aiuti diretti», ha spiegato un portavoce del ministero. Il ministero gli Interni ha ordinato alla Guardia Civil di impedire l’ingresso dei trattori nelle città.
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