«Raccontare questa storia, per me, è stato necessario. Quella è la mia terra, la mia famiglia vive là, la cultura del confine è parte della mia vita, ma nessuno l’aveva ancora raccontata. Toccava a me, anche perché ogni volta che ne parlavo con qualcuno, mi trovavo di fronte una visione in bianco e nero, buoni e cattivi. La rete dei contrabbandieri non è slegata dalla società, è parte della comunità, con la quale condivide i disagi e il fatto di non avere prospettive». Abolfazl Talooni, filmaker iraniano di etnia azera, ha scelto un linguaggio poetico e uno sguardo umano per...