Alle 06.01 di ieri mattina, ora italiana, sono rientrate in vigore le sanzioni statunitensi all’Iran, accompagnate dalle minacce a mezzo mondo del presidente Trump: «Chi intratterà rapporti commerciali con l’Iran, non farà affari con gli Stati uniti», ha tuonato su Twitter, come d’abitudine, per poi annunciare nuove restrizioni il 4 novembre nel settore petrolifero con l’obiettivo dichiarato di ridurre l’export iraniano a zero. Il tutto, dice, in nome della «pace nel mondo». A Teheran usano un altro linguaggio: «Guerra psicologica». A reagire è il presidente iraniano Rouhani. Apparentemente indebolito dalla brutale politica Usa, che ha effetti devastanti sull’economia iraniana, ora...