Ieri la community Fan leader network, gestita dall’agenzia del Qatar responsabile dell’organizzazione della Coppa del mondo, ha deciso di tagliare i soldi promessi ai tifosi che si recheranno in Qatar per seguire il mondiale.

La community ha reclutato tifosi in tutto il mondo offrendo viaggio, alloggio e un posto alla cerimonia di apertura della competizione, in cambio di un atteggiamento entusiasta documentato tramite i social. A questi benefit si aggiungeva anche un pagamento giornaliero per cibo e bevande.

Insomma tifosi pagati per sorridere, divertirsi e dare un’immagine di un’atmosfera rilassata. Le molte denunce arrivate dai media internazionali hanno smascherato questo sistema e il Qatar ha provato a salvare la faccia bloccando i soldi promessi e incolpando i media stessi.

I TIFOSI che si sono avvalsi di Fan leader network, infatti, hanno ricevuto un messaggio, a meno di 24 ore dall’inizio delle partite, in cui era scritto, come riporta la testata inglese The Guardian, che «a causa dei recenti sviluppi nei media, vogliamo proteggere i tifosi in visita da dichiarazioni errate e disinformate» e di conseguenza «l’indennità giornaliera non verrà più concessa».

Secondo quanto inizialmente rilevato dall’emittente olandese NOS, ai tifosi era richiesto di promuovere tramite social l’esperienza del mondiale, ricondividere contenuti di terze parti e segnalare i contenuti critici nei confronti della manifestazione.

Con la sospensione dei pagamenti il Comitato organizzatore del mondiale spera di riuscire a lavarsi le mani dall’accusa di aver pagato i tifosi affinché questi dessero un’immagine artefatta della Coppa del mondo.

IL DIRETTORE ESECUTIVO di Football Supporters Europe, Ronan Evain, ha dichiarato: «Chi avrebbe mai pensato che non ci si potesse fidare di un regime autoritario con uno spaventoso record di diritti dei lavoratori? Suppongo che sia quello che ottieni accettando di essere pagato l’equivalente di un salario minimo mensile del Qatar ogni quattro giorni per il piacere di non fare assolutamente nulla».

L’annuncio del taglio dei pagamenti ai tifosi fa seguito a quello con cui la Fifa ha comunicato che la vendita di alcolici negli stadi sarà vietata.