Dopo oltre 4 anni di attesa e il successo dello sciopero del 22 dicembre, oltre tre milioni di lavoratori di terziario, distribuzione (commercio) e servizi conquistano il rinnovo del contratto. L’intesa vale dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2027 e prevede un aumento di 240 euro per il 4° livello.

Il contratto è sottoscritto da Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e prevede anche una «una tantum» per la carenza contrattuale di 350 euro in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.

«Abbiamo aperto una breccia al tavolo, da troppo tempo in stallo dopo l’accordo ponte del dicembre 2022 che e ha permesso di raggiungere un’intesa che migliora le condizioni di lavoro e i trattamenti retributivi», commentano i sindacati.