Statali, oggi la Cisl firma «in solitaria»
Questa mattina all’Aran dovrebbe arrivare il «primo contratto in solitaria» firmato dalla sola Cisl, senza Cgil e Uil. Il rinnovo delle Funzioni centrali – il più «piccolo» dei cinque contratti degli statali che riguarda circa 190mila lavoratori dei ministeri, agenzie fiscali, Inps e Inail – sarà sottoscritto dalla Fp Cisl (24,69% di rappresentanza) e dai sindacati autonomi Confsal (15,%), Flp (9%) e Confintesa (6,4%).
Per venire incontro alle ultime richieste dalla Flp, l’Aran concederà una sperimentazione della settimana corta da 4 giorni – più sulla carta che nella realtà: la scelta dovrà essere fatta dalla singola amministrazione e soprattutto sarà senza alcuna riduzione di orario, rimarranno le 36 ore attuali – e sarebbero previsti anche i buoni pasto anche nelle giornate di smart working, ora escluse. Si tratta comunque di «contentini» che non migliorano assolutamente l’aumento salariale. Il ministro della Pa Paolo Zangrillo ha proposto infatti un 5,8% che – contestato Fp Cgil, Uil e Usb – è meno della metà dell’inflazione degli ultimi due anni, pari al 17%.
La percentuale è talmente bassa che anche la stampa vicina al governo usa la cifra dell’aumento – 121,4 euro al mese – e omette la percentuale. «Il datore di lavoro pubblico è il peggiore che abbiamo in questo paese: le carriere e il salario accessorio sono bloccati e in più mistificate la realtà citando le cifre solo in valore assoluto e non rispetto al pil e all’inflazione, come avete fatto sulla sanità», aveva attaccato la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino dal palco della manifestazione di piazza del Popolo del 19 ottobre. Ma per la Cisl «è il miglior contratto possibile».
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