Le sirene che mi hanno svegliato ieri mattina erano accompagnate dalle concitate notizie che alla radio parlavano di forze armate entrate in Israele. Cercare di decifrare ciò che la radio diceva, era parte della cosa più importante: sapere cosa stava succedendo a familiari e amici. Molto presto la mattina, le mie nipoti sembravano liete di trovarsi in una stanza protetta che rende la vita un po’ più sicura in caso di attacco, mentre al sud un’amica mi diceva di sentirsi terrorizzata. Si trovava nella sua stanza blindata, con la porta ben chiusa, ma senza sapere se le voci che si...